Autonoleggi, primi licenziamenti
I Riformatori: «La crisi dell’aeroporto sta causando riflessi sull’occupazione»
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ALGHERO. «Non sarà un buon anno per tutti perché la crisi dell’aeroporto inizia a mietere vittime anche nell’indotto». Lo denuncia la segreteria dei Riformatori di Alghero.
A prendere posizione, con un ironico e amareggiato messaggio di auguri per l’inizio del nuovo anno, è il dirigente cittadino Paolo Monti. «Più posti, più destinazioni, nuove compagnie – dice – sono queste le quotidiane promesse che la città e il tutto territorio si sente fare dai propri rappresentanti ai vari livelli».
E invece la realtà è un’altra. «Per ora la grande e vera crisi dell’aeroporto di Alghero sta producendo solamente i primi dieci licenziamenti», è l’allarmata segnalazione di Monti. I primi a gettare la spugna, stando alle informazioni in possesso dei Riformatori di Alghero, sarebbero le società di autonoleggio che operano prevalentemente grazie al sistema turistico e che hanno una base nello scalo internazionale “Riviera del corallo” di Nuraghe Biancu.
«Gli autonoleggi hanno cercato di resistere, insieme con i taxi e le attività aeroportuali – spiega ancora Monti – nella speranza che tutte le promesse fatte da Regione, Sogeaal e altri enti portassero un po’ di ossigeno e consentissero l’effettivo rilancio dei loro affari», che sino a due anni e mezzo fa hanno vissuto una crescita esponenziale.
Invece, lamenta ancora Monti, «così non è e quindi si inizia a licenziare per provare a resistere di per un altro po’ di tempo». Se si continuerà di questo passo, è il timore di Paolo Monti, «la prossima volta saremo costretti a commentare nuove chiusure».
Un motivo più che valido per rivolgersi anche al sindaco di Alghero, Mario Bruno, per chiedere che «si faccia carico di queste situazioni, che sono i veri problemi di Alghero – conclude Monti – e la smetta di inaugurare cose inutili e di dispensare sorrisi». (g.m.s.)
A prendere posizione, con un ironico e amareggiato messaggio di auguri per l’inizio del nuovo anno, è il dirigente cittadino Paolo Monti. «Più posti, più destinazioni, nuove compagnie – dice – sono queste le quotidiane promesse che la città e il tutto territorio si sente fare dai propri rappresentanti ai vari livelli».
E invece la realtà è un’altra. «Per ora la grande e vera crisi dell’aeroporto di Alghero sta producendo solamente i primi dieci licenziamenti», è l’allarmata segnalazione di Monti. I primi a gettare la spugna, stando alle informazioni in possesso dei Riformatori di Alghero, sarebbero le società di autonoleggio che operano prevalentemente grazie al sistema turistico e che hanno una base nello scalo internazionale “Riviera del corallo” di Nuraghe Biancu.
«Gli autonoleggi hanno cercato di resistere, insieme con i taxi e le attività aeroportuali – spiega ancora Monti – nella speranza che tutte le promesse fatte da Regione, Sogeaal e altri enti portassero un po’ di ossigeno e consentissero l’effettivo rilancio dei loro affari», che sino a due anni e mezzo fa hanno vissuto una crescita esponenziale.
Invece, lamenta ancora Monti, «così non è e quindi si inizia a licenziare per provare a resistere di per un altro po’ di tempo». Se si continuerà di questo passo, è il timore di Paolo Monti, «la prossima volta saremo costretti a commentare nuove chiusure».
Un motivo più che valido per rivolgersi anche al sindaco di Alghero, Mario Bruno, per chiedere che «si faccia carico di queste situazioni, che sono i veri problemi di Alghero – conclude Monti – e la smetta di inaugurare cose inutili e di dispensare sorrisi». (g.m.s.)