Rally, gli ecologisti sollecitano controlli sull'impatto ambientale della gara
Per il mondiale di rally 2017 ad Alghero si annunciò la piantumazione di migliaia di alberi e la differenziata dei rifiuti, ma è stato messo a dimora un solo albero di gelso al porto
ALGHERO. «Per il mondiale di rally 2017 ad Alghero si annunciò la piantumazione di migliaia di alberi e la differenziata per mitigare l’impatto ambientale dell’evento, ma è stato messo a dimora solo un piccolo gelso nel porto». Lo dicono Wwf, Italia Nostra e Gruppo di intervento giuridico, che scrivono al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, agli assessori del Turismo e dell’Ambiente, Barbara Argiolas e Donatella Spano, al sindaco di Alghero, Mario Bruno, e al direttore del Parco di Porto Conte, Mariano Mariani. P
er Carmelo Spada, Graziano Bullegas e Stefano Deliperi la delibera che finanziava l’evento diceva che «la Regione è attenta alla sostenibilità ambientale delle iniziative che si tengono in Sardegna», e che «i beneficiari dei contributi devono adottare misure per ridurre rifiuti, consumi energetici e impatto dei trasporti, fare acquisti ecologici a basso consumo e adottare comportamenti sostenibili».
Ebbene, «in maggio abbiamo chiesto al Parco di sapere quanti alberi si sarebbero piantumati e in quanti ettari, per riassorbire quanti chili di CO2, ma Porto Conte non ci ha risposto». Quanto ai rifiuti, «al rally la differenziata si è fermata al 27,15%», denunciano. In vista del mondiale 2018, gli ambientalisti chiedono alla Regione «monitoraggi ambientali sugli sterrati per valutare l’impatto di polvere e inquinamento acustico su flora e fauna» e alle istituzioni locali di «adoperarsi perché il rally raggiunga il 70% di differenziata», ma anche «dove e quando agli alberi saranno sistemati». (g.m.s.)