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Alghero, ambientalisti: via la strada di Maria Pia, altro che la posidonia

Alghero, ambientalisti: via la strada di Maria Pia, altro che la posidonia

L'alga che ricopre la spiaggia è un fatto naturale: così gli ecologisti nell'imminenza dell'incontro del sindaco Mario Bruno con i funzionari del ministero dell'Ambiente

11 dicembre 2018
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ALGHERO. «La posidonia spiaggiata è un fatto naturale quanto le foglie degli alberi sulla terraferma, la sua rimozione è dannosa per la biodiversità animale e vegetale e per la sabbia». Wwf, Italia Nostra, Gruppo d'intervento giuridico, Ferderparchi, Codacons e Lipu irrompono nel campo di battaglia di San Giovanni, la spiaggia algherese che ospita il sito di stoccaggio della posidonia spiaggiata.

Un tema che verrà discusso a Roma dal sindaco Mario Bruno, che sarà al ministero dell'ambiente per sollecitare una modifica alla norma che oggi considera le alghe rifiuti speciali. Secondo le associazioni il sito di San Giovanni «doveva essere una sistemazione temporanea ed è diventato un problema: le responsabilità dovranno essere accertate dall'autorità giudiziaria e dalla corte dei conti, valuteremo se intraprendere azioni legali». Carmelo Spada, Graziano Bullegas, Stefano Deliperi, Salvatore Sanna, Daniele Solinas e Francesco Guillot chiedono «su tutte le coste sarde l'aggiornamento dei dati sull'erosione costiera e interventi di manutenzione per contenere il fenomeno erosivo».

Per Alghero, in particolare, sollecitano «la bonifica dei siti di stoccaggio e la realizzazione di un'area per l'eliminazione delle plastiche presenti tra le piante spiaggiate e lo stoccaggio estivo, con costi a carico di chi usufruisce del servizio». Secondo loro «il prodotto ottenuto potrebbe essere in parte venduto per uso agricolo, imballaggi e coibentazione». Per Wwf, Italia Nostra, Gruppo d'intervento giuridico, Ferderparchi, Codacons e Lipu «consolidare e ampliare le spiagge urbane aumenta la qualità della vita delle persone che possono usufruire del mare in città, raggiungibile senza usare mezzi di trasporto inquinanti».

Addirittura auspicano «l'eliminazione della strada litoranea che va dalla pineta di Maria Pia al palazzo dei congressi, convogliando il traffico su viale Burruni». Per proteggere le spiagge «occorre mantenere le piante pioniere e sostituire gli attuali incannicciati col sistema a losanga adottato al Poetto di Cagliari e in altre spiagge sarde»

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