Malattie croniche, ne soffre il 10 per cento della popolazione del sud-ovest
I dati, che potrebbero essere legati all'inquinamento ambientale, sono stati diffusi dalla Asl 7
CARBONIA. Situazione preoccupante, sotto il profilo sanitario, probabilmente in conseguenza di una condizione ambientale degradata da fenomeni di inquinamento, nel territorio della Asl 7 di Carbonia e quindi nell’intera area sud occidentale della Sardegna. I dieci per cento della popolazione è affetta da malattie di consistente gravità, e il numero sembra aumentare anno dopo anno in maniera quasi esponenziale.
Questa realtà sembra emergere da una serie di dati forniti dalla stessa Asl, che sono stati trasmessi ai senatori Roberto Cotti e Bartolomeo Pepe,che li avevano richiesti nell’ottobre dell’anno scorso e che sono arrivati ora, dopo due solleciti ed una lettera di denuncia al presidente della Regione Sardegna. La raccolta dei dati fa parte del "ProgettoNazionale Esenzione Ticket", che ha visto coinvolte tutte le regioni italiane e sta consegnando informazioni attendibili sullo stato di salute di zone ben delimitate di abitanti, soprattutto se messe in correlazione con le criticità ambientali. In pratica, esaminando il numero di esenzioni da ticket per varie patologie si può calcolare esattamente l’incidenza delle diverse malattie.
Si scopre così che le esenzioni ticket per il diabete sono passate dalle 236 del 2006 alle 442 del 2013; quelle per tumori, sempre riferite agli stessi anni, da 49 ad 863 , mentre le esenzioni per l'ipotiroidismo sono passate da 2 a 686. Non va molto meglio per le altre patologie: le esenzioni ticket per l'asma passano infatti dalle 34 del 2006 alle 294 del 2013, mentre per la Tiroide di Hashimoto si va da 137 a 524.
Complessivamente nell’area territoriale della Asl il numero di esenzioni ticket sanitarie è di 12.150 su un totale di 128.402 abitanti. Una vera e propria escalation delle malattie, quindi, e una situazione sanitaria che complessivamente sembra degradarsi sempre di più, senza che fino ad ora siano stati attuati né progetti mirati di prevenzione né studi alla ricerca delle cause, nonostante a tempi ricorrenti vengano lanciati allarmi e segnalazioni. (gianfranco nurra)