Villanovaforru, finisce la protesta dei migranti
Al mediatore i 50 rivoltosi hanno spiegato che da settembre non ricevono i 2 euro e 50 al giorno per le piccole spese, la prefettura a giorni accrediterà le somme
VILLANOVAFORRU. Si è conclusa intorno a mezzogiorno e mezzo la rivolta di una cinquantina degli ottanta rifugiati dei Paesi del Corno d’Africa ospiti dell’hotel “I Lecci” a Villanovaforru.
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Questa mattina intorno alle 10 si sono barricati nella struttura e hanno arrecato qualche danno alle porte e agli arredi. Poi hanno rovesciato i cassonetti della spazzatura all’esterno dell’hotel, ma quando sono arrivate le prima pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Sanluri, diretti dal capitano Giovanni Mureddu che ha subito avviato un’opera di mediazione facendo capire a gesti ai più accesi contestatori di stare tranquilli che le loro proteste avrebbero certamente trovato accoglimento.
Intanto all’hotel sono arrivati anche carabinieri del IX Battaglione di Cagliari in tenuta anti sommossa, dei quali però non c’è stata necessità di intervento. Poco dopo sono arrivati anche i funzionari dell’Ufficio stranieri della Questura di Cagliari e della prefettura. Un mediatore ha parlato a lungo con i rifugiati, raccogliendo le motivazioni della protesta. Da settembre non ricevono il pocket-money di 2,50 euro al giorno, soldi necessari per le piccole spese tipo il credito telefonico per chiamare i familiari in Africa o le sigarette.
Ricevuta la garanzia che a giorni la prefettura accrediterà i soldi, la protesta è rientrata poco dopo mezzogiorno. Già il 10 settembre scorso i migranti avevano inscenato una protesta alla stazione dei pullman Arst di Sanluri per protestare contro la mancata erogazione dei pocket-money.