Fluorsid, inchiesta chiusa: stralcio della posizione di Giulini
Presunto danno ambientale a Macchiareddu: 15 indagati mentre per il patron del Cagliari è vicina l'archiviazione
CAGLIARI. Chiusa l'inchiesta sul presunto disastro ambientale nell'azienda Fluorsid di Macchiareddu, nella zona industriale di Cagliari: gli indagati salgono a 15 mentre solo ora si apprende che anche il proprietario dell'azienda e patron del Cagliari Tomaso Giulini era finito delle maglie dell'indagine ma sarebbe già ad un passo la richiesta di archiviazione.
Giulini, difeso dagli avvocati Guido Manca Bitti e Carlo Baccaredda Boy, era stato sentito dal pm Marco Cocco ed aveva chiarito il suo ruolo nell'azienda: aveva infatti lasciato le cariche societarie quando era diventato il proprietario del Cagliari Calcio.
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Ora ci saranno nuovi accertamenti ma la sua posizione è già stata stralciata proprio in vista dell'archiviazione. Sempre secondo quanto riferisce il quotidiano sardo i nuovi indagati - ai quali sono contestati i reati di smaltimento illecito di rifiuti, inquinamento e disastro ambientale - sono l'ex presidente del cda della Fluorsid Pasquale Lavanga, il responsabile commerciale dei sottoprodotti aziendali Loukas Plakopitis, il funzionario qualità ambiente e sicurezza della società Giuseppe Steriti, il responsabile della logistica Mario Deiana e l'ex responsabile delle pulizie industriali Antonio Caria.
L'inchiesta era partita nel maggio 2017 e aveva portato all'arresto di sette persone, ora in libertà, per associazione a delinquere, inquinamento e disastro ambientale. A questi si erano aggiunti tre dirigenti dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente in Sardegna (Arpas) con l'ipotesi di rifiuto o omissione d'atti d'ufficio. Ora gli ultimi cinque.