La Nuova Sardegna

Nuoro

BiGreen, “Water harps” affascina i visitatori

di Stefania Vatieri
BiGreen, “Water harps” affascina i visitatori

Grande successo di pubblico alla Biennale di eco design con oltre 2.500 presenze Le “Arpe suonate dall’acqua” conquistano il primo premio di mille euro

19 giugno 2015
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NUORO. Arpe suonate dall’acqua. “Water Harps”: l’opera del trevigiano Riccardo Casagrande ha vinto la prima edizione della Biennale di eco design “BiGreen”. Ha affascinato tutti per un’intera settimana l’installazione sonora dell’artista classe 1978 made in Vazzola, paesino in provincia di Treviso, famoso per il prosecco, che nella serata conclusiva di BiGreen “fai la differenza!” in scena negli spazi dell’ex artiglieria Loy, ha sbaragliato la concorrenza, aggiudicandosi il primo premio del valore di mille euro “per l’alta ecosostenibilità, l’assemblaggio degli scarti, l’ingegnerizzazione dell’utilizzo degli scarti, la ricerca, l’innovazione, la grande presenza estetica e il contenuto emozionale oltre che l’originalità”. Un aggregato di mollette per i panni che fungono da meccanica simile a quella del pianoforte, pinze e bastoni di scope per dar vita allo scheletro dell’opera e poi lattine tagliate a metà usate come raccoglitori d’acqua, cucchiaini e graffette di ogni forma e dimensione che centellinano goccia a goccia l’acqua versata in un contenitore fissato in cima a una scaletta, dove le corde riciclate di chitarra vengono pizzicate per dar vita a un’armonia, che varia proporzionalmente all’acqua versata. Come passare quindi indifferenti alla geniale Water Harps, che ha conquistato piccoli e grandi visitatori, aggiudicandosi perfino il premio “Like”, con 668 voti, assegnato dal pubblico in visita alla mostra. «Mi sento estremamente felice – racconta l’artista – La Water Harps è stata una visione che ha preso forma nel corso degli anni. Di una cosa però ero certo fin da subito: le corde dovevano essere suonate dall’acqua e non più dal musicista. E dopo migliaia di prove nel 2007 è nata la prima versione dell’opera. Sono contento che sia piaciuta tanto, ma a dir la verità la cosa che mi ha dato di più in questi giorni a BiGreen – prosegue – è stato il contatto con gli artisti locali, da loro ho imparato molto». Con oltre 2500 visitatori, centinaia di bambini provenienti dalle scuole cittadine coinvolti nei workshop sul riciclo e riuso, oltre 100 opere presentate al concorso e 52 selezionate, la prima edizione di BiGreen biennale del riutilizzo e della sostenibilità ha tutti i numeri per essere considerata un’edizione da record. «Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, ancora una volta il lavoro di squadra è stato premiato – commenta Silvio Obinu, presidente della cooperativa Lariso – Stiamo già lavorando alla seconda edizione di BiGreen. Mi auguro si possa replicare nei meravigliosi spazi dell’Artiglieria restituiti alla città».

La Biennale di eco design è l’ultimo tassello di un più vasto progetto denominato “Atlantide” promosso dalla cooperativa Lariso e finanziato dalla Fondazione con il sud attraverso il bando Ambiente 2012, verso rifiuti zero, e realizzata dalla cooperativa Alternatura in collaborazione con le Ecocentriche Violetta Canitano e Annarita Mameli. «BiGreen è stata per noi un’esperienza bellissima, tanti gli artisti che hanno creduto in questa prima edizione, che ha superato le aspettative di tutti – raccontano le Ecocentriche dal loro studio romano – Forti di questo grande successo ci auguriamo di rendere le prossime edizioni sempre più entusiasmanti ed interessanti».

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