La Nuova Sardegna

Olbia

il dormitorio  

Avanza l’esercito dei senzatetto In aumento il numero di italiani

Avanza l’esercito dei senzatetto In aumento il numero di italiani

OLBIA. La casa molte volte è una macchina scassata. O quattro mura dove il pavimento è una piccola distesa di stracci e cartoni. I più fortunati sono quelli che la notte la passano sotto le coperte...

13 novembre 2017
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OLBIA. La casa molte volte è una macchina scassata. O quattro mura dove il pavimento è una piccola distesa di stracci e cartoni. I più fortunati sono quelli che la notte la passano sotto le coperte calde e pulite del dormitorio. L’esercito dei senzatetto è in evoluzione ma il numero dei suoi componenti non accenna a calare. «In questi anni il numero dei senza fissa dimora è sempre lo stesso – spiega Ginetto Mattana, il presidente della onlus Libere energie che da anni assiste i senzatetto della città –. A variare sono le nazionalità. Ormai gli italiani sono sempre di più. E molti sono sardi». E poi nordafricani, europei dell’est, pakistani. Quasi tutti uomini. Attualmente, secondo i dati forniti da Libere energie, sono circa 30 le persone che dormono in mezzo alla strada, nei tuguri sparsi un po’ in tutti i quartieri, dal centro storico fino alla periferia. Una ventina sono quelli che la notte la passano al dormitorio di via Canova della Caritas. Qui esiste anche una casa famiglia, sempre gestita dalla Caritas, che conta altri 24 ospiti. I numeri, soprattutto per chi si deve accontentare di un tugurio, aumentano vertiginosamente durante l’estate, quando la città viene presa d’assalto da chi è alla ricerca di un lavoro stagionale. L’associazione Libere energie, nata nel 2010 e fondata da Mattana, fa di tutto per tendere la mano ai senzatetto di Olbia. I volontari della onlus distribuiscono pasti caldi, kit per l’igiene e sacchi a pelo. Inoltre forniscono un servizio di assistenza e di accompagnamento per chiunque ne abbia bisogno. In questi giorni Libere energie ha organizzato la quinta edizione della manifestazione «Con loro», per parlare dell’emergenza povertà. Sabato al museo è andata in scena la rappresentazione teatrale «Siamo tutti uguali», scritta e interpretata dagli stessi volontari e dagli amici dell’associazione. Domani, alle 15.30 al dormitorio, la merenda «Con loro», aperta ai volontari e senzatetto. Giovedì, alle 9 all’Expo, il convegno «Dalla dipendenza alla strada, dalla strada alla dipendenza», un incontro organizzato per affrontare il problema della dipendenza, in particolare dall’alcol, una delle cause che provoca lo sgretolamento della famiglia e il progressivo degrado della persona. Sabato, dalle 18.30 a Villa Panedda, festa della solidarietà. (d.b.)



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