La Nuova Sardegna

Olbia

polemica SU UNA BATTUTA DI NIZZI 

Scuola dedicata alla mamma dell’emiro? Insorge la rete

Scuola dedicata alla mamma dell’emiro? Insorge la rete

OLBIA. La scuola Maria Rocca distrutta dall’alluvione del 2013 e la sua ricostruzione con il contributo di una solidarietà diffusa in Sardegna, destinata a un futuro di imperituro monumento alla...

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OLBIA. La scuola Maria Rocca distrutta dall’alluvione del 2013 e la sua ricostruzione con il contributo di una solidarietà diffusa in Sardegna, destinata a un futuro di imperituro monumento alla collaborazione tra la città, la Gallura, l’isola e lo Stato del Qatar. Nulla di strano, in fondo. Tantopiù in tempi che richiedono politiche di integrazione robuste. Ma le forme in certi casi contano e lasciano il segno. Il sindaco Settimo Nizzi, parlando all’assemblea dei sindaci alla presenza dell’ambasciatore qatarino, l’ha detta così: «Una scuola dedicata alla mamma dell’Emiro, sperando che possa presto venirci a fare visita». Nello slancio, lui non è stato sfiorato dall’idea che quella proposta potesse generare la valanga dell’indignazione dei social, dove la memoria della tragedia è ben viva. Egli stesso del resto aveva richiamato il ricordo e il dolore. Al mattino il sindaco ha voluto scartare una “carineria” nei confronti del popolo amico e della sua alta rappresentante femminile, e alla sera, quando la slavina della rete è scivolata pesante sulla proposta, non aveva cambiato idea. Un gesto di cortesia che ha difeso con il silenzio, propenso a non chiudere una giornata di segno positivo sul piano dell’economia con un commento dedicato alle reazioni indignate di tanti concittadini e numerosi sardi. L’ipotesi (tale ancora resta, perché nulla è ancora deciso) di intitolare la scuola alla Sheikha Moza Bint Nasser, peraltro presidente della Qatar Foundation Endowment (fondo di investimento globale “al servizio del popolo del Qatar”) è stato giudicato sui social un “impasto di indigeribile servilismo”, “una scelta offensiva”, “una mancanza di rispetto verso le vittime dell’alluvione” e giù di questo tono.

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