santa teresa
Area marina di Capo Testa, lunedì a Roma il decreto
SANTA TERESA. I divieti stabiliti dal decreto istitutivo dell’Area marina protetta Capo Testa-Punta Falcone non sono immediati. Dopo la firma del ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio...
19 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA
SANTA TERESA. I divieti stabiliti dal decreto istitutivo dell’Area marina protetta Capo Testa-Punta Falcone non sono immediati. Dopo la firma del ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, dovrà essere redatto il regolamento di esecuzione e organizzazione.
Lunedì, il Comune di Santa Teresa riceverà la notifica del decreto istitutivo, in settimana è previsto un incontro a Roma per individuare e condividere la tabella di marcia tra ministero dell'Ambiente, amministrazione comunale e capitaneria della Maddalena. La gestione provvisoria, per circa 180 giorni, è affidata al Comune di Santa Teresa. Devono essere messi nero su bianco zonazione e divieti individuati durante l'iter dell'istituenda Amp, i confini della bozza iniziale erano stati riperimetrati dai tecnici dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) in seguito alla presentazione di alcune osservazioni. La proposta dell'amministrazione, già comunicata al ministro Galletti, è di attuare una gestione diretta del Comune con l'istituzione di un settore ad hoc, “Area marina protetta”, nella propria struttura organizzativa. «La gestione finanziaria contabile sarà inserita nel bilancio dell'ente locale con stanziamenti di spesa dedicati e vincolanti – spiega il sindaco Stefano Pisciottu –. Gli organi deliberativi dell'Amp saranno il Consiglio e la giunta comunale di Santa Teresa. Il settore sarà gestito da un direttore responsabile, individuato e nominato, secondo quanto previsto dalle direttive, attraverso un bando pubblico rivolto a persone titolate con specifiche esperienze nel settore». Il suo compenso sarà pagato con fondi ministeriali che saranno trasferiti nelle casse comunali. Sarà supportato da un istruttore amministrativo.
Lunedì, il Comune di Santa Teresa riceverà la notifica del decreto istitutivo, in settimana è previsto un incontro a Roma per individuare e condividere la tabella di marcia tra ministero dell'Ambiente, amministrazione comunale e capitaneria della Maddalena. La gestione provvisoria, per circa 180 giorni, è affidata al Comune di Santa Teresa. Devono essere messi nero su bianco zonazione e divieti individuati durante l'iter dell'istituenda Amp, i confini della bozza iniziale erano stati riperimetrati dai tecnici dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) in seguito alla presentazione di alcune osservazioni. La proposta dell'amministrazione, già comunicata al ministro Galletti, è di attuare una gestione diretta del Comune con l'istituzione di un settore ad hoc, “Area marina protetta”, nella propria struttura organizzativa. «La gestione finanziaria contabile sarà inserita nel bilancio dell'ente locale con stanziamenti di spesa dedicati e vincolanti – spiega il sindaco Stefano Pisciottu –. Gli organi deliberativi dell'Amp saranno il Consiglio e la giunta comunale di Santa Teresa. Il settore sarà gestito da un direttore responsabile, individuato e nominato, secondo quanto previsto dalle direttive, attraverso un bando pubblico rivolto a persone titolate con specifiche esperienze nel settore». Il suo compenso sarà pagato con fondi ministeriali che saranno trasferiti nelle casse comunali. Sarà supportato da un istruttore amministrativo.