La Nuova Sardegna

SANTA TERESA. Ventimila documenti scansionati, l'equivalente di mille pratiche di interventi eseguiti sul patrimonio delle opere pubbliche negli ultimi cinquant'anni. L'archivio digitale di delibere, determine e autorizzazioni è stato commissionato dal Comune a un'azienda esterna. Un lavoro certosino, realizzato in tre mesi e nel quale l'ente locale ha investito 30mila euro derivanti da economie di bilancio. «Consente di snellire il lavoro degli uffici – commenta l'assessore delle Finanze, Ignazio Mannoni –, ma è anche uno strumento utile per gli interventi sinergici tra i settori comunali e altri enti». Un caso è il rapporto con Abbanoa, il gestore che ha in carico gli impianti fognari e i 12 di chilometri di reti idriche di Santa Teresa. Con 4.775 utenze, nel 2017, sono stati distribuiti quasi 2 miliardi di litri d’acqua dai bacini dell'Agnata e da Pedra Majore (Sedini).

Le attività di scansione dei documenti sono state coordinate dal responsabile dell'ufficio tecnico, settore opere pubbliche, Giovanni Brozzu. «Digitalizzare questa mole di documenti dal 1970 era un'esigenza particolarmente sentita dal personale del settore tecnico – spiega Mannoni –. L'amministrazione ha così accolto la proposta, recuperando tra le maglie del bilancio 30mila euro. I documenti datati oltre 50 anni sono custoditi nell'archivio storico comunale. Questo nuovo archivio digitale raggruppa le opere pubbliche in 15 capitoli. Tra questi figurano anche le reti elettriche, viarie, fognarie e idriche. Ora abbiamo un quadro dettagliato di tutte le manutenzioni e riparazioni eseguite».

Un archivio prezioso quello delle mappature dettagliate anche per Abbanoa. Il gestore ha preso in carico le reti idriche e fognarie da una decina di anni. «Avere questa memoria storica è importante – conclude l'assessore -. È consente inoltre di recuperare spazio negli uffici. Per consultare le pratiche basta un clic». (w.b.)