La Nuova Sardegna

Olbia

I siti archelogici tirano, nuovo boom a Lu Brandali

di Walkiria Baldinelli
I siti archelogici tirano, nuovo boom a Lu Brandali

Santa Teresa, circa mille visitatori in più rispetto ai primi dieci mesi del 2017 L’amministrazione annuncia una nuova campagna di scavi nel villaggio nuragico

02 dicembre 2018
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SANTA TERESA. I siti archeologici a Lu Brandali attirano sempre più turisti. Circa 12mila 500 da gennaio a ottobre, mille visitatori in più rispetto al 2017. Un dato in costante crescita, determinato anche dai tesori del villaggio nuragico emersi durante le campagne di scavo.

Dalle capanne, otto in tutto, tre delle quali riportate alla luce due anni fa e gli oggetti riaffioranti dalla storia millenaria, che testimoniano ancora una volta la vita laboriosa degli antichi abitanti del villaggio. Dopo un anno di sosta, il Comune di Santa Teresa progetta con la Soprintendenza archeologica della Sardegna un nuovo percorso di scavo, messa in sicurezza delle aree recuperate e di promozione. La Regione ha concesso un finanziamento di 80mila euro, che l'ente locale dovrà spendere entro il 2021.

«Questo contributo ci permette di proseguire i lavori interrotti nel 2016 e di offrire agli ospiti di Santa Teresa Gallura un'alternativa al mare, riscoprendo le nostre origini millenarie di cui tutta la Sardegna è ricca - dichiara l'assessore del Turismo e cultura, Stefania Taras -. Il sito Lu Brandali grazie anche alla felice e suggestiva ubicazione di Santa Teresa, negli ultimi anni è diventato uno dei luoghi dove è possibile conoscere la nostra antica terra e un'epoca, quella nuragica, spesso ignorata nei libri di testo scolastici. All'ultima campagna di scavo hanno partecipato diversi studenti universitari arrivati da tutta Italia, quasi a conclusione del loro percorso accademico hanno detto di ignorare o conoscere superficialmente questa epoca». Il turista in visita al complesso nuragico, oltre ad ammirare le strutture riaffiorate durante gli scavi iniziati nel 1998, può osservare la Sardegna di 3mila anni fa con la mostra ipersensoriale “Lu Brandali, leggi, tocca e ascolta”, progetto ideato dalla CoolTour Gallura, la cooperativa che gestisce i siti monumentali di Santa Teresa. Un viaggio tattile, con la scrittura in braille, sensoriale e tridimensionale nella storia, un percorso culturale accessibile anche ai disabili, sul quale, da metà luglio sino a fine ottobre, si sono registrate quasi 2mila 900 presenze».

«Abbiamo prolungato il periodo di apertura - spiega Alessia Chisu della CoolTour Gallura - e infatti chiuderà i battenti il 15 gennaio. Poi sarà riproposta nel periodo pasquale. È un punto di partenza, l'obiettivo è poter ampliare la parte in 3D per la prossima stagione».

La cooperativa, rappresentando anche il Comune, ha promosso di recente le eccellenze archeologiche di Santa Teresa a Barumini, all'Expò del turismo culturale nell'isola.

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