«A Brescia parlerò solo in sardo»
ORISTANO. «Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'am...
ORISTANO. «Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'ambito dell'inchiesta per il presunto complotto eversivo dei secessionisti veneti, annuncia battaglia in vista dell'udienza che il Tribunale del riesame di Brescia terrà martedì 29 aprile per discutere la richiesta di restituzione dei beni sequestrati nel suo ufficio di Terralba il 2 aprile scorso dai Carabinieri del Ros (telefoni cellulari e personal computer).
«Parlerà soltanto in sardo e chiederà anche la traduzione in limba di tutti gli atti del procedimento che lo riguarda». Lo ha confermato l'avvocato Cristina Puddu, che lo difende anche in questa occasione ricordando che il diritto di Salvatore Meloni all'uso della lingua sarda nei procedimenti che lo riguardano, e quindi anche alla presenza di un interprete, e alla traduzione di tutti gli atti relativi è stato già riconosciuto e applicato dal presidente del Tribunale di Oristano in una causa civile per il riconoscimento del gratuito patrocinio.