il processo
Mogoro, inizia la discussione per i carabinieri sotto accusa
MOGORO. Ieri c’è stata l’ultima deposizione, quella dell’ex comandante della Compagnia dei carabinieri di Mogoro, oggi comincia la lunga discussione. Se si arriverà a sentenza o meno è questione che...
27 settembre 2017
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MOGORO. Ieri c’è stata l’ultima deposizione, quella dell’ex comandante della Compagnia dei carabinieri di Mogoro, oggi comincia la lunga discussione. Se si arriverà a sentenza o meno è questione che si capirà durante la mattinata, intanto l’udienza di ieri ha di fatto concluso l’istruttoria dell’ultimo non secondario cascame dell’inchiesta che aveva portato sul banco degli imputati alcuni dei carabinieri della Compagnia tra cui proprio l’ex comandante Renè Biancheri che aveva definito la sua posizione con un patteggiamento.
Nella scorsa udienza la sua assenza in qualità di testimone assistito, non la prima peraltro, aveva convinto i giudici del collegio presieduto da Carla Altieri, a latere Giuseppe Carta e Maurizio Lubrano, a disporre l’accompagnamento del testimone che puntualmente ieri era in aula.
Ha risposto alle domande, non troppe per la verità, degli avvocati difensori Franco Villa e Veronica Bongiovanni, difensori degli ultimi due imputati del caso dei carabinieri accusati di aver utilizzato mezzi illeciti per portare avanti indagini: sono il maresciallo Mario Arnò e il suo sottoposto Massimiliano Mazzotta. In particolare è stato chiesto se quest’ultimo fosse un leale servitore dello Stato ed è stato quindi evidenziato il positivo riscontro contenuto nelle note caratteristiche. Si è poi parlato dei metodi di custodia dei corpi di reato all’interno della caserma di Mogoro con diverse domande formulate dal pubblico ministero Rossella Spano che quest’oggi darà inizio alla discussione che occuperà un tempo di diverse ore. Toccherà poi alle parti civili, le avvocatesse Rita Chiara Furneri e Rossella Oppo, occuparsi da vicino dei casi dei loro assistiti Massimiliano Stella e Ugo Zucca coinvolti in inchieste condotte con metodi ritenuti irregolari e con diverse ombre che vanno chiarite. Sarà quindi la volta delle difese che precederanno il momento in cui il collegio deciderà se ritirarsi in camera di consiglio o rinviare a nuova udienza per eventuali repliche tra le controparti. (e.c.)
Nella scorsa udienza la sua assenza in qualità di testimone assistito, non la prima peraltro, aveva convinto i giudici del collegio presieduto da Carla Altieri, a latere Giuseppe Carta e Maurizio Lubrano, a disporre l’accompagnamento del testimone che puntualmente ieri era in aula.
Ha risposto alle domande, non troppe per la verità, degli avvocati difensori Franco Villa e Veronica Bongiovanni, difensori degli ultimi due imputati del caso dei carabinieri accusati di aver utilizzato mezzi illeciti per portare avanti indagini: sono il maresciallo Mario Arnò e il suo sottoposto Massimiliano Mazzotta. In particolare è stato chiesto se quest’ultimo fosse un leale servitore dello Stato ed è stato quindi evidenziato il positivo riscontro contenuto nelle note caratteristiche. Si è poi parlato dei metodi di custodia dei corpi di reato all’interno della caserma di Mogoro con diverse domande formulate dal pubblico ministero Rossella Spano che quest’oggi darà inizio alla discussione che occuperà un tempo di diverse ore. Toccherà poi alle parti civili, le avvocatesse Rita Chiara Furneri e Rossella Oppo, occuparsi da vicino dei casi dei loro assistiti Massimiliano Stella e Ugo Zucca coinvolti in inchieste condotte con metodi ritenuti irregolari e con diverse ombre che vanno chiarite. Sarà quindi la volta delle difese che precederanno il momento in cui il collegio deciderà se ritirarsi in camera di consiglio o rinviare a nuova udienza per eventuali repliche tra le controparti. (e.c.)