Le tre candeline della bimba contesa
Oristano. La piccola è a Viterbo da 15 giorni con il padre: compie tre anni. La madre non l’ha più sentita
ORISTANO. Entro pochi giorni gli assistenti sociali di Viterbo dovrebbero mettere a punto il piano di visite controllate richiesto dal giudice per consentire l’incontro tra la madre di un centro dell’Oristanese e la sua bimba, affidata dal magistrato alla custodia del padre, un avvocato che vive a Viterbo. E proprio oggi, giorno del compleanno della bambina, la donna spera di poter avere notizie: da quando, quindici giorni fa, con un intervento dei carabinieri, la piccola le è stata sottratta per essere portata nel Lazio, tra la giovane madre e la bimba non ci sono stati più contatti.
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«Nessuno, io non so come lei stia e lei non sa di me», dice la donna, assistita dagli avvocati Paolo Mauri e Rosella Lucente. Secondo le indicazioni del giuidice, la donna potrà rivedere la sua bimba soltanto nei giorni stabiliti, dal lunedì al giovedì, due ore al mattino e due alla sera, ma in modalità protetta. Si tratta di una richiesta espressamente voluta dl giudice Viterbo: gli incontro dovranno essere videosorvegliati e registrati.
Intanto, per questo terzo compleanno passato lontani, la madre si rivolge a distanza alla piccola, dicendole che «Non saranno né i giorni né la distanza a recidere il nostro legame, Soffia forte quelle tre candeline, quel respiro giunge a me come fosse il tuo bacio più dolce».
Una situazione di grande dolore per una madre, che reclama il diritto a vedere la figlioletta, del padre che intende far valere il diritto analogo. In mezzo c’è la bimba, e il provvedimento del giudice il cui interesse – così dice la legge – è la tutela assoluta della bimba.(si.se.)