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Amministrazioni comunali unite per pulire fondali e spiagge
CABRAS. Si chiama “Pulendo” l’azione avviata dal Flag Pescando in collaborazione con la Cooperativa Alea, e mira a alla riduzione dei rifiuti, micro e macro, di plastica e non solo nell’ambiente...
01 dicembre 2018
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CABRAS. Si chiama “Pulendo” l’azione avviata dal Flag Pescando in collaborazione con la Cooperativa Alea, e mira a alla riduzione dei rifiuti, micro e macro, di plastica e non solo nell’ambiente marino.
Il Flag Pescando Sardegna Centro Occidentale, di cui fanno parte 15 amministrazioni Comunali della provincia, prosegue nell’azione di sensibilizzazione circa un problema, quello dell’inquinamento del mare, denunciato con frequenza quotidiana dalle associazioni ambientaliste internazionali a causa della sua gravità.
«L’abbandono indiscriminato dei rifiuti lungo le coste e nei fondali marini, che costituiscono quello che viene definito marine liter, rifiuti marini, è un fenomeno tristemente noto, che provoca ingenti danni sia all’ambiente, sia al comparto della pesca – dice il presidente Alessandro Murana – e benché siano presenti nel nostro mare e nella fascia costiera del Flag Pescando elevati standard di qualità ambientale, non siamo immuni dal problema, sebbene lo stesso al momento non presenti delle criticità allarmanti». Uno studio della Commissione europea ha evidenziato che l’impatto dei rifiuti marini nel settore della pesca costa oltre 61 milioni di euro all’anno per il loro smaltimento. Grandi quantitativi di tali rifiuti, infatti, vengono catturati dalle reti da pesca e quindi, poiché vengono considerati “rifiuti speciali” devono essere portati in banchina per essere smaltiti. Da qui, pertanto, parte l’azione svolta dal Flag Pescando Sardegna Centro Occidentale, la cui azione è finalizzata a sensibilizzare i pescatori, le associazioni di categoria, le amministrazioni Comunali e altri soggetti operanti nel campo dell’ambiente, promuovendo una serie di incontri, organizzati insieme alla cooperativa Alea, atti a realizzare un piano che effettui un monitoraggio costante sulla presenza di rifiuti nelle coste di propria pertinenza. A questo scopo è servito l’incontro tenutosi nella sede del Flag, durante il quale il Andrea De Lucia, ricercatore del CNR di Torregrande, ha illustrato la situazione attuale relativa alla presenza di micro e macroplastiche non soltanto nel fondale ma anche sulla superficie dell’acqua.(p.m.)
Il Flag Pescando Sardegna Centro Occidentale, di cui fanno parte 15 amministrazioni Comunali della provincia, prosegue nell’azione di sensibilizzazione circa un problema, quello dell’inquinamento del mare, denunciato con frequenza quotidiana dalle associazioni ambientaliste internazionali a causa della sua gravità.
«L’abbandono indiscriminato dei rifiuti lungo le coste e nei fondali marini, che costituiscono quello che viene definito marine liter, rifiuti marini, è un fenomeno tristemente noto, che provoca ingenti danni sia all’ambiente, sia al comparto della pesca – dice il presidente Alessandro Murana – e benché siano presenti nel nostro mare e nella fascia costiera del Flag Pescando elevati standard di qualità ambientale, non siamo immuni dal problema, sebbene lo stesso al momento non presenti delle criticità allarmanti». Uno studio della Commissione europea ha evidenziato che l’impatto dei rifiuti marini nel settore della pesca costa oltre 61 milioni di euro all’anno per il loro smaltimento. Grandi quantitativi di tali rifiuti, infatti, vengono catturati dalle reti da pesca e quindi, poiché vengono considerati “rifiuti speciali” devono essere portati in banchina per essere smaltiti. Da qui, pertanto, parte l’azione svolta dal Flag Pescando Sardegna Centro Occidentale, la cui azione è finalizzata a sensibilizzare i pescatori, le associazioni di categoria, le amministrazioni Comunali e altri soggetti operanti nel campo dell’ambiente, promuovendo una serie di incontri, organizzati insieme alla cooperativa Alea, atti a realizzare un piano che effettui un monitoraggio costante sulla presenza di rifiuti nelle coste di propria pertinenza. A questo scopo è servito l’incontro tenutosi nella sede del Flag, durante il quale il Andrea De Lucia, ricercatore del CNR di Torregrande, ha illustrato la situazione attuale relativa alla presenza di micro e macroplastiche non soltanto nel fondale ma anche sulla superficie dell’acqua.(p.m.)