La Nuova Sardegna

Oristano

La mostra

Arborea, alta affluenza alla fiera dell’Agricoltura

di Michela Cuccu

	Il taglio del nastro della fiera
Il taglio del nastro della fiera

Oggi la giornata conclusiva

27 aprile 2024
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Arborea Sotto il sole della Bonifica ieri brillava la volontà del mondo dei campi di lanciare nuove sfide per reagire alla crisi globale. Persino il clima di questa primavera più bizzarra di sempre, è venuto incontro agli organizzatori della Fiera dell’Agricoltura. Una tiepida giornata primaverile dopo il vento gelido dei giorni scorsi, ha fatto da cornice alla cerimonia di inaugurazione di un evento che da quarant’anni dà appuntamento ai migliori allevatori di bovini, ai commercianti di mezzi agricoli, ma anche, più di recente, agli ortovivaisti della Sardegna . Prima del taglio del nastro, rappresentanti delle istituzioni, della politica locale (con i sindaci di Terralba, Sandro Pili; Luca Corrias di Marrubiu, Davide Fanari di San Nicolò D’Arcidano; Samuele Fenu di Uras; Andrea Casu di Santa Giusta) e regionale (con i consiglieri Emanuele Cera, Antonio Solinas, Diego Loi e Alessandro Solinas) dell’imprenditoria, sono intervenuti per parlare delle difficoltà del settore e dell’impegno per dare prospettive future. Dopo la sindaca Manuela Pintus che, facendo gli onori di casa, ha speso parole importanti per gli organizzatori della Fiera, «diventata punto di riferimento regionale e per il mondo cooperativistico che ad Arborea è diventato sistema ma anche un modello al quale guardano in tanti», il prefetto Salvatore Angieri ha parlato del nuovo accordo siglato per la “Rete del lavoro agricolo di qualità”.

I presidenti delle tre cooperative promotrici della Fiera si sono soffermati sui temi del cambio generazionale nelle aziende. «Gli agricoltori più anziani devono lasciar spazio ai figli o comunque ai giovani che vogliono impegnarsi nel settore», ha detto il presidente della 3A Remigio Sequi, ricordando come il lavoro nelle aziende richieda competenze specifiche e comporti il rispetto di protocolli precisi nella produzione. Un panorama luci ed ombre è stato delineato da Walter Mureddu, presidente della Cooperativa Produttori Arborea, che ha portato all’attenzione le vicende degli ultimi anni che hanno visto chiudere aziende storiche del territorio. Affrontare i temi della crisi e proseguire ad investire sui giovani, per Mureddu sono le strade da seguire per dare un futuro stabile al comparto. Tema ripreso da Luciano Sgarbossa, presidente della Banca di Arborea: «Dobbiamo investire sui giovani perché senza di loro il sistema Arborea vivrà grosse difficoltà in futuro. Dobbiamo mobilitarci e impegnarci per convincerli ad aver fiducia sul lavoro nei campi e negli allevamenti, facendo in modo che questo lavoro assicuri un reddito dignitoso, cosa che non è avvenuta in passato», ha detto. Sgarbossa ha invitato i responsabili delle cooperative a sedersi attorno ad un tavolo per discutere anche la necessità di dare maggior sostegno all’imprenditoria femminile, invitando a un cambiamento di mentalità: « In agricoltura abbiamo donne che sono state capaci di dare risultati insperati».

L’assessore regionale all’Agricoltura, Gianfranco Satta, annunciando la riorganizzazione delle agenzie regionali, ha anche parlato di nuove sfide: «Il settore agricolo è centrale: è urgente fare ordine in un settore che deve continuare a crescere».

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