«La situazione sta diventando esplosiva»
«Diciamo le cose come stanno: ogni agenzia sul territorio sardo si vede ridurre dal centro la quantità di mutui erogabili e allora contrae il credito, fa “rientrare” i clienti più esposti, revoca...
«Diciamo le cose come stanno: ogni agenzia sul territorio sardo si vede ridurre dal centro la quantità di mutui erogabili e allora contrae il credito, fa “rientrare” i clienti più esposti, revoca fidi o diminuisce l’entità dei finanziamenti possibili». Secondo l’avvocato Andrea Sorgentone (foto), presidente regionale dell’Adusbef, associazione per la difesa dei clienti delle banche, la situazione minaccia di diventare esplosiva. Sino a dicembre si potevano convertire i mutui variabili in fissi con una semplice domanda, ora non più. E nel frattempo sono sopraggiunte altre difficoltà. «L’Europa ha dato 230 miliardi alle banche italiane senza vincoli di destinazione, cioè non le ha obbligati a darli a famiglie e aziende – incalza il legale – Perciò gli istituti li usano non per il credito, ma per comprare titoli di Stato coi quali tentare di superare il crollo di valore delle loro azioni e debolezze strutturali». «Così i privati non ricevono quasi più nulla, eppure quei soldi europei erano destinati a loro, non alle banche – conclude Sorgentone – E oggi con la crisi, nell’isola più grave che altrove, tante imprese rischiano di dover licenziare o di fallire. Basti pensare all’edilizia: la gente non può comprare case e in questo modo si dà la mazzata finale a un settore già in fortissima frenata». (pgp)