La venticinquesima volta per la Sistina
È dalla fine del XV secolo che l’elezione avviene sotto lo sguardo degli affreschi di Michelangelo
ROMA. È tutto pronto nella cappella Sistina che per la venticinquesima volta (cioè dalla fine del XV secolo) ospiterà uno dei riti più segreti e carichi di mistero al mondo, il Conclave. Ventiquattro sono stati finora i Conclavi che si sono succeduti in quella che resta pur sempre, nonostante gli enormi flussi giornalieri di visitatori e pellegrini, una cappella papale. Dalle ore 20.00 del 28 febbraio 2013, data di inizio della ’Apostolica Sede Vacans’, un’equipe di 40 persone ha lavorato per realizzare nella Cappella Sistina la «fotocopia» dei precedenti Conclavi, dove tutto dovrà restare immutabile come da secoli, riproducendo anche nei minimi particolari - grazie ad una ricca documentazione fotografica - la millenaria tradizione.
Dai depositi sono state disinballate tutte le attrezzature già utilizzate in precedenza, mentre nei laboratori sono stati realizzati i manufatti in legno per gli allestimenti. La squadra è stata coordinata dall’ingegner Paolo Sagretti, responsabile della Floreria della Città del Vaticano. La Cappella Sistina è stata arredata con 115 sedie di ciliegio, con nome e cognome di ciascun cardinale elettore, e dodici tavoli di legno grezzo coperti da un panno beige e satin bordeaux: sei sul lato destro e sei sul sinistro, disposti su due file di diverso livello. Davanti all’altare, sotto il michelangiolesco Giudizio Universale, un tavolo per l’urna di legno grezzo dove saranno raccolte le schede con i voti.
I cardinali non cammineranno sul pavimento, ma su una struttura piana in legno coperta da un panno beige, alta 50-60 centimetri da terra ed in linea con il secondo gradino dell’altare. Sono pronti anche il sacchetto in velluto per ritirare le schede e i segnaposti con i nomi dei Cardinali, che saranno dotati di penna, cartellina rossa d’appoggio e una scheda per scrutinio. Come è tradizione dal 1939, con il Conclave che elesse Papa Pio XII, al di là della cancellata marmorea, sarà collocata la celebre stufa (due strutture simili collegate) che verrà impiegata per bruciare le schede e dalla cui canna fumaria uscirà la «fumata». I risultati delle votazioni saranno infatti resi visibili dal colore delle fumate che usciranno dal comignolo installato sulla copertura della Cappella Sistina: fumata nera nei casi di non raggiunta maggioranza, fumata bianca per la elezione del nuovo Sommo Pontefice.