La Nuova Sardegna

Pronte a partire per l'Iraq le armi di Guardia del Moro

di Giampiero Cocco
Pronte a partire per l'Iraq le armi di Guardia del Moro

La Maddalena, arrivati i tir che dovranno trasportare il primo carico destinato ai combattenti curdi

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LA MADDALENA. Il primo carico di armi custodite nei bunker di Guardia del Moro, nell’isola di Santo Stefano, e destinato ai curdi partirà nelle prossime 24 ore. Nel tardo pomeriggio di ieri uno dei traghetti che fanno la spola nell’arcipelago maddalenino ha imbarcato a Palau due Tir di una impresa di trasporti privati e li ha sbarcati a Santo Stefano. Nei Tir sono contenute le casse e il materiale di imballaggio per i 2000 razzi Rpg modello 7 e 9 che, insieme ad un carico di circa mezzo milione di cartucce per Ak 47 Kalashnikov verranno consegnate alle autorità militari di Baghdad che, successivamente, provvederanno a distribuirle ai guerriglieri Peshmerga che stanno fronteggiando l’avanzata delle milizia fondamentaliste islamiche dell’Isis nel nord dell’Iraq, nella regione del Kurdistan.

La consegna del materiale bellico alle forze di contrapposizione del Kurdistan – una parte minimale del carico di armamenti trasportato dalla nave Jadran Express noleggiata dai trafficanti di armi sovietici e bloccata, durante la guerra nella ex Jugoslavia, da navi militari italiane –, segue il primo carico di mitragliatrici (100 vecchie Mg 42/59 calibro 7,62 Nato altrettante vecchie mitragliere pesanti Browning 050 calibro 12) trasferito il 4 settembre scorso da Pisa all’aeroporto di Baghdad. Le armi vennero prese in consegna dall’esercito iracheno per essere poi assegnate ai combattenti curdi, come accadrà per gli armamenti in arrivo da Santo Stefano.

«L’Italia – ha detto ieri pomeriggio il ministro degli esteri Federica Mogherini a New York, dove si trova per una riunione del consiglio di sicurezza dell'Onu sull'Isis – sta proseguendo con la consegna degli aiuti militari approvati dal Parlamento. Dopo i primi due voli dei giorni scorsi domani arriveranno in Iraq altri due C130J e nel giro di un mese dovremmo completare l'operazione con un totale di 18 voli». Una ulteriore conferma che nei bunker di Santo Stefano, da diverse settimane, gli specialisti della marina militare e gli armieri dell’esercito stanno preparando le armi da spedire in Iraq, un carico che, stando alle prime stime, dovrebbe superare 140 tonnellate di peso. Non è ancora chiaro dove le armi, una volta imbarcate sul traghetto a Santo Stefano, saranno trasferite per la destinazione finale. Molto probabilmente, ma su questo punto le fonti militari si sono trincerate da settimane dietro un rigoroso riserbo, il carico verrà trasportato via terra a Olbia e quindi stoccato sugli aerei Hercules C130J dell’Aeronautica militare.

L’arrivo sull’isola di Santo Stefano dei due Tir non è passato inosservato, mentre l’approdo e il transito davanti ai pontili della polveriera rimangono off limits per chiunque. Da Santo Stefano, nel maggio del 2011, partirono cinque container zeppi di armi – missili terra aria, fucili mitragliatori Kalashnikov, missili filoguidati Fagot e razzi controcarro Rpg – che, dopo essere stati imbarcati su un traghetto passeggeri della Tirrenia (con a bordo 872 persone) approdarono a Civitavecchia e quindi a Bengasi, per rifornire di armi gli insorti anti Gheddafi del Cnt, il consiglio nazionale di transizione libico. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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