Mutui taroccati, un’azienda edile presenta il conto
Il “cartello” delle banche era stato sanzionato dall’Antitrust Il giudice autorizza gli accertamenti sugli interessi pagati
SASSARI. La sentenza ancora non c’è ma la prima causa è partita. Una società operante nel settore edile chiede di essere risarcita davanti al tribunale di Sassari per gli interessi pagati in eccesso su un mutuo acceso presso la Banca di Sassari: a fare lievitare le somme, il cartello creato tra il 2005 e il 2008 da sei istituti di credito internazionali che manipolavano l’Euribor, indice di riferimento che determina il tasso d’interesse applicato sui mutui variabili. La truffa è stata scoperta e sanzionata dall’Antitrust, che ha condannato le banche a pagare una multa di 1,7 miliardi di euro, poi ridotti a 1. In assenza del dispositivo della sentenza, che la Commissione europea non ha ancora consegnato agli avvocati che ne hanno fatto richiesta, il giudice Silvio Lampus – nonostante il parere contrario della Banca –ha ammesso la consulenza tecnica: questo significa che, così come sollecitato dall’avvocato Andrea Sorgentone che assiste i titolari dell’azienda edile, gli interessi pagati sul mutuo saranno ricalcolati. La decisione del giudice ha un significato importante: stabilisce un precedente, dando il via libera a una moltitudine di utenti bancari di avviare una causa per essere indennizzati. Utenti non necessariamente clienti degli istituti di credito sanzionati dall’Antitrust, ma di altre banche che accolsero le indicazioni del “cartello”, proprio come la Banca di Sassari.
Interessi taroccati. L’avvocato Sorgentone da mesi fa pressing sulla Commissione europea per avere copia della sentenza emessa dall’Antitrust. Ma le risposte sinora sono state negative. Con motivazioni inaccettabili, secondo l’avvocato: per esempio, in una delle ultime mail la Commissione scrive che la sentenza non può essere diffusa perché non sarebbe di interesse pubblico. All’obiezione dell’avvocato, che spiega di essere interessato solo al dispositivo, necessario per andare davanti a un giudice, la Commissione cambia argomento, puntando l’attenzione sul danno economico che potrebbe essere arrecato alle Banche da una valanga di richieste di risarcimento. «La sensazione – spiega l’avvocato Sorgentone – è che la Commissione europea stia prendendo tempo per arrivare alla prescrizione». Che è già scattata per gli interessi pagati sino a febbraio 2006. Sul sito www.sorgentone.com o www.sosutentisardegna.com i clienti che ritengono di essere stati truffati possono scaricare il fax simile della lettera con la quale interrompere la prescrizione e annunciare la successiva richiesta di risarcimenti.
La causa. Intanto, in assenza della sentenza di condanna, la causa davanti al tribunale di Sassari si candida a fare da apripista a molte altre richieste di risarcimento. Sorgentone, in attesa dell’esito della consulenza tecnica autorizzata dal giudice, ha fatto una prima valutazione della somma pagata in eccesso: si tratterebbe di 5823 euro versati in più, a fronte dei circa 20mila che secondo l’istituto di credito devono ancora essere pagati.