La Nuova Sardegna

Chef, la rivista americana "Forbes" incorona un cuoco di Samassi: "Cambierà il mondo"

di Alessandro Pirina
Chef, la rivista americana "Forbes" incorona un cuoco di Samassi: "Cambierà il mondo"

Il ristoratore Alberto Sanna, 28 anni, è stato selezionato tra i 300 under 30 più talentuosi

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SAMASSI. Ogni anno la rivista statunitense Forbes incorona i 300 under 30 destinati a cambiare il mondo. Una classifica che viene stilata anche in Europa. Nel 2017 nell’elenco di giovani super talenti c’è anche il sardo Alberto Sanna, chef di Samassi. Uno dei sedici italiani che la giura internazionale della rivista ha inserito nell’esercito di 300 fenomeni d’Europa.

Una consacrazione per il 28enne re dei fornelli di Samassi, che ha seguito le orme del padre alal guida del ristorante “Il Campidano”. «Una soddisfazione del tutto inattesa – commenta Sanna –. Nelle scorse settimane sono stato contattato da alcuni giornalisti di Forbes, poi ai primi di gennaio mi è stato comunicato che ero tra i finalisti. Una gioia immensa». La scorsa settimana Sanna si è così ritrovato a Londra alla festa finale con le altre 299 giovani promesse d’Europa nei campi più svariati, dalla cucina all’arte, dalla scienza alla politica, dalla tecnologia all’industria. Il solo a rappresentare la Sardegna. «All’inizio ero un po’ spiazzato, conoscevo solo Isabella Benedetta Potì, la ragazza di Lecce che come è stata selezionata per la cucina. È stata una emozione indescrivibile. E ora speriamo che tutta questa pubblicità si traduca in lavoro».

Figlio d’arte. L’amore di Alberto per la cucina non nasce per caso. Di fatto lui è nato tra i fornelli del ristorante che il padre ha aperto nel 1971 a Samassi, il paese dei carciofi, famoso anche per la discoteca Biggest che nel 1982 ospitò una giovanissima Madonna. «Vivo da sempre in questo ambiente – racconta –. Per questo a 14 anni ho deciso di iscrivermi all’istituto alberghiero. Ho studiato per 5 anni ad Arzachena e subito ho cominciato a fare esperienza negli hotel e nei ristoranti della Costa Smeralda. Allo Yacht club di Porto Cervo, a Baja Sardinia, a Cannigione. Poi per 5 anni al ristorante della Aviazione generale dell’aeroporto di Olbia sotto la guida di Tommaso Perna».

L’esperienza a Londra. La Sardegna, però, gli stava un po’ stretta. Voleva giocarsi una carta all’estero. La scelta è caduta su Londra. «Mi sono preso un anno di aspettativa dall’aeroporto, mi premeva fare una esperienza fuori. In Inghilterra ho lavorato come free lance per una agenzia di chef. Ogni giorno un lavoro diverso nei migliori ristoranti. Un’ottima esperienza formativa». Ma l’avventura all’ombra del Big Ben dura 12 mesi. Sanna vuole tornare in Sardegna. E soprattutto vuole dare una mano al padre nell’azienda di famiglia. «A Londra funziona tutto alla perfezione, ma allo stesso tempo la campagna e le materie prime che abbiamo noi in Inghilterra se le sognano».

Il ritorno a Samassi. Da tre anni lo chef classe 1988 dirige la cucina del “Campidano”. «Volevo riportare in auge il ristorante di mio padre e, devo ammettere, che sto riscontrando un discreto successo. Samassi è ben collegata e la gente per mangiare è disposta a spostarsi volentieri».

La sua idea di cucina. Ma anche lui si sposta ogni giorno alla ricerca di ingredienti freschi. «Ho pochi fornitori, mi piace scegliere e toccare con mano. Cerco di reperire la materia prima da solo, vado al mercato di San Benedetto a Cagliari. Gli ingredienti che uso sono quasi tutti sardi». Nel menu di Sanna ci sono sia carne che pesce. «Io prevedo sempre due tipi di menu, terra e mare, con sei portate l’uno in cui cerco di esprimere la mia idea di cucina. Io non amo la manipolazione del cibo. Mi piace che nel piatto si sentano tutti i sapori, che uno degli ingredienti non vada a coprire l’altro. In ogni piatto ne utilizzo al massimo 3 o 4 e cerco di esaltarli nel migliore dei modi».

Le ricette. Il piatto forte di Alberto Sanna è il polpo in crosta di pane carasau con patate nocciola e un pezzo di prezzemolo. «È il piatto che mi porto sempre dietro». Ma nei suoi menu non possono mancare i carciofi. «Li utilizzo tantissimo, dall’antipasto al dolce».

Campione di cous cous. E tra le specialità di Sanna c’è anche il cous cous alla campidanese con salsiccia croccante e crema di ricotta stagionata al finocchietto selvatico, con cui a metà dicembre ha vinto in Sicilia il campionato italiano di cous cous.

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