La Nuova Sardegna

"Caronte" porta il caldo africano, temperature oltre i 40 gradi

Claudio Zoccheddu
"Caronte" porta il caldo africano, temperature oltre i 40 gradi

Bisogna tornare indietro di 34 anni per trovare in Sardegna un'estate altrettanto torrida, le giornate col bollino rosso sono martedì 11 e mercoledì 12 luglio

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SASSARI. Le previsioni più ardite riportano il calendario alla torrida estate del 1983. Non è un racconto basato sui viaggi nel tempo quanto piuttosto un probabile legame con quello che potrebbe succedere in Sardegna nei prossimi giorni.

Nel mirino dei meteorologi ci sono soprattutto martedì 11 e mercoledì 12, giornate da bollino rosso che potrebbero fare segnare le stesse temperature che avevano fatto passare alla storia proprio l'estate di 34 anni fa come una delle più calde degli ultimi anni. Il termometro supererà i 40 gradi nel Campidano e in alcune zone dell'interno ma il caldo afoso non farà sconti e avvolgerà anche il nord della Sardegna.

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L'anticiclone africano. Caronte, come lo hanno battezzato gli addetti ai lavori, ormai ha preso la residenza sulle acque del Mediterraneo, dove staziona da giorni. E proprio il fenomeno atmosferico che porta il nome di un mitologico traghettatore di anime è il responsabile delle incursioni di aria sahariana sulla Sardegna anche grazie alla bassa pressione atlantica che mercoledì ha raggiunto il Portogallo e, nel gioco delle correnti, ha favorito la risalita dell'anticiclone africano. A dire il vero, tra oggi 9 luglio e domani potrebbe esserci un piccolo calo delle temperature ma, nel caso, si tratterà di una tregua rapidissima.

Allarme incendi. Il gran caldo, per mercoledì si parla di picchi di 45 gradi, potrebbe favorire gli incendi. Ieri le fiamme hanno attraversato l'isola: roghi a Villacidro, Quartu, Arborea, Bonarcado, Orune e Dolianova. I danni sono stati limitati anche grazie all'intervento dei mezzi aerei della flotta regionale ma per evitare che si possano ripetere situazioni di questo tipo sarà necessario adottare tutte le cautele del caso. Già oggi il bollettino diramato dalla protezione civile dipinge un quadro poco rassicurante: tutta l'isola è interessata da una previsione di pericolo "media" che diventa "alta" nel Campidano e in Barbagia. In altri termini, significa che le condizioni "sono tali che l'evento, se non tempestivamente affrontato, può raggiungere dimensioni tali da renderlo difficilmente contrastabile con le forze ordinarie". Il grado di attenzione per domani, infatti, è stato "rinforzato" dalla Protezione civile.

Emergenza idrica. Il gran caldo aumenta la necessità di acqua potabile ma la situazione negli invasi sardi è già al limite. La siccità ha ridotto drasticamente la riserve idriche a disposizione e l'arrivo dei turisti ha già messo in crisi i depuratori di Abbanoa che fatica a soddisfare la domanda degli utenti. A complicare il quadro ci sono la previsioni meteorologiche che non segnalano possibili rovesci nei prossimi giorni. Le ultime piogge della stagione potrebbero quindi essere quella cadute giovedì 6 e venerdì 7 luglio e che, per quanto copiose, non hanno risolto il problema dell'approvvigionamento idrico che potrebbe iniziar e preoccupare le campagne già dai prossimi giorni. La normale erogazione per le utenze domestiche, invece, dovrebbe resistere ancora per qualche tempo.

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