La Nuova Sardegna

La svolta Meridiana sindacati entusiasti i piloti volano basso

di Giampaolo Meloni
La svolta Meridiana sindacati entusiasti i piloti volano basso

Soddisfazione per l’accordo con Qatar Airways: «Ora il piano industriale che recuperi chi è rimasto fuori»

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OLBIA. Messo nero su bianco il matrimonio tra Qatar Airways e Meridiana che dà corpo a un nuovo gigante dei cieli d’Europa, i sindacati non intendono stare alla porta, ora che dopo avere pagato un prezzo salato in termini di occupazione, arriva l’attesa svolta. Ma le organizzazioni dei lavoratori restano vigili e aspettano ulteriori garanzie sul piano industriale e sul fronte dell’occupazione. Le segreterie territoriali della Gallura di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo, «accolgono con estremo favore la notizia della firma che definisce finalmente la partnership fra Qatar Airways e Meridiana».

La svolta. Per i sindacati è un punto d’arrivo. «Il tanto atteso closing porta a compimento un percorso iniziato con l'accordo firmato il 26 giugno 2016, un accordo che ha sì comportato grandi sacrifici per i lavoratori, ma che ora garantirà a Meridiana e a tutti i suoi dipendenti nuove prospettive che altrimenti non avrebbero avuto». Un accordo che, ricordano le sigle sindacali, «non tutti vollero firmare».

A questo punto? «Attendiamo ora un piano industriale di crescita e sviluppo – è la risposta – che tuteli l'occupazione di tutti i suoi dipendenti e che consenta di recuperare tutti quei lavoratori che, per garantire la sopravvivenza della compagnia, hanno dovuto lasciare temporaneamente il perimetro aziendale».

L’auspicio di Cgil, Cisl, Uil e Ugl è che la nuova Meridiana, rilanciando le attività di manutenzione e mantenendo la sua centralità operativa a Olbia, « ritorni inoltre a essere la compagnia di riferimento dei sardi e confermi, con un reale e concreto impegno, la centralità della Sardegna, con collegamenti riferiti alla Continuità Territoriale da Olbia e Cagliari, ma anche verso gli aeroporti minori e le capitali europee».

I dubbi dei piloti. Differente il punto di vista dell’Apm (associazione professionale piloti) che riunisce i dipendenti del Gruppo. «Accogliamo con cauto ottimismo ed enfasi l’annuncio del perfezionamento della “partnership atteso ormai da 15 mesi». L’associazione spiega le ragioni di questa cautela, «dovuta sia all'immotivato e ingiusto costo sociale che questa operazione ha avuto come condizione di partenza e sia per la recente storia del nostro Paese e “sistema trasporto aereo” che ha visto vittima la compagnia di bandiera in un'operazione molto simile». L’associazione non sceglie tuttavia una posizione di contrasto: «Siamo pronti come piloti a partecipare attivamente all'auspicato rilancio di questa azienda, nonostante questi lunghi mesi di "preambolo”, ma alla base di una costruttiva ed utile sinergia si dovranno necessariamente verificare evidenti e tangibili cambiamenti negli atteggiamenti disastrosi che negli ultimi anni la nostra categoria ha subìto da parte della dirigenza».



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