La Nuova Sardegna

Catalogna, 116 indipendentisti sardi riconoscono la Repubblica

Il governo catalano destituito dopo la dichiarazione di indipendenza
Il governo catalano destituito dopo la dichiarazione di indipendenza

Dichiarazione in lingua sarda sottoscritta da esponenti di Fronte Indipendetista Unidu, Irs, Liberu, Partito dei Sardi, Partito Sardo d'Azione, Progetu Repùblica de Sardigna, Rossomori, Sardegna Possibile, Sardigna Natzione, Sardigna Libera e Sardos

31 ottobre 2017
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CAGLIARI. Centosedici indipendentisti sardi, tra cui sindaci e amministratori pubblici, riconoscono pubblicamente l'indipendenza della Repubblica catalana, sottoscrivendo una dichiarazione in lingua sarda e italiana per manifestare «vicinanza al popolo e alle istituzioni democratiche della Catalogna».

Le adesioni arrivano a titolo individuale o in quanto rappresentanti delle forze politiche Fronte Indipendetista Unidu, Irs, Liberu, Partito dei Sardi, Partito Sardo d'Azione, Progetu Repùblica de Sardigna, Rossomori, Sardegna Possibile, Sardigna Natzione, Sardigna Libera e Sardos.

«Niente può cancellare in noi il valore della proclamazione dell'indipendenza catalana - scrivono - Non i timori sulla sorte dei suoi dirigenti, non le ansietà riguardo alla dura reazione di Madrid, non le preoccupazioni per il silenzio dell'Unione Europea e per il mancato riconoscimento da parte di altri Stati, non le difficoltà che si trova a dover affrontare in queste ore il Governo catalano. Il popolo di Catalogna si è espresso con chiarezza e dignità attraverso un referendum di autodeterminazione - precisano - L'assemblea rappresentativa di questo popolo ha agito di conseguenza, usando la forza della democrazia e della nonviolenza. È nata una nuova repubblica, che noi sappiamo pacifica e amica di tutti».

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