La Nuova Sardegna

Lotta allo spopolamento: «Così la Sardegna può attirare i pensionati d’Europa»

Lotta allo spopolamento: «Così la Sardegna può attirare i pensionati d’Europa»

Il sindaco di Bitti ha già predisposto una sua proposta di legge con sgravi fiscali. Incentivi per chi dall’estero si trasferisce in Sardegna e senza costi per la Regione

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SASSARI. L’isola come la Florida, un paradiso per tutti i pensionati del pianeta. L’idea per ripopolare i centri dell’interno e trasformare l’economia della Sardegna arriva da un sindaco della Barbagia, Giuseppe Ciccolini.

Il primo cittadino di Bitti ha elaborato un disegno di legge da presentare in Consiglio regionale in cui propone di ripopolare il centro dell’isola con i pensionati. «In Sardegna potrebbero arrivare pensionati da altri paesi europei che hanno una imposizione fiscale simile a quella italiana: Austria, Germania, Francia Svezia, Svizzera, solo per citarne alcuni – spiega Ciccolini –. Noi potremo abbattere con precise forme di incentivazione proprio l’imposizione fiscale per rendere conveniente la scelta della Sardegna come regione in cui vivere». In poche parole una pensione più pesante in un’area che già gode di un clima temperato e in questi anni si è costruita una fama robusta come regione dei centenari.

Una sorta di slogan per i nonnini di mezza Europa potrebbe essere “portate le vostre pensioni in Sardegna e supererete il secolo di vita con facilità”.

Ciccolini si è ispirato a un modello preciso, il Portogallo, in cui una simile iniziativa è già stata adottata e riguarda i pensionati che hanno lavorato in aziende private. «È un incentivo di praticabilità immediata – spiega – non si devono fare modifiche allo statuto ed è compatibile con la normativa fiscale nazionale». Il sindaco entra nel dettaglio. «L’aiuto si traduce in una forma di contributo regionale in denaro e non in una agevolazione fiscale in senso stretto. È un versamento a privati e non a imprese e non viola le norme sugli aiuti Ue».

Nessun dubbio per il sindaco sugli effetti per la popolazione e per le casse dei comuni dell’isola. «Il mercato immobiliare per prima cosa rifiorirebbe e si incentiverebbero i trasferimenti in Sardegna di pensionati dai paesi del Centro e del Nord Europa. I loro soldi immetterebbero liquidità nel sistema economico isolano. Spenderebbero la pensione in Sardegna. Si potrebbe prevedere un maggiore incentivo per chi sceglie di trasferirsi in un centro dell’interno dell’isola. Anche perché sono quelli in cui il mercato immobiliare è in maggiore sofferenza. La Regione Sardegna incamera i 7/10 del gettito Irpef sulle pensioni, l’incentivo può essere erogato ai pensionati nella stessa misura. L'agevolazione per i beneficiari consiste in una riduzione del carico fiscale sulle pensioni estere dal 35 per cento al 9per cento. La regione incasserebbe comunque l'addizionale regionale Irpef che coprirebbe le spese sanitarie dei nuovi residenti. Il beneficiario pagherebbe meno imposte sulla propria pensione estera. Più o meno un risparmio di 10 mila euro all’anno. Il mancato introito fiscale sarebbe a carico solo del fisco estero».

La proposta elaborata da Ciccolini ha una sponda sicura nei Riformatori che nei mesi scorsi avevano presentato una proposta di legge simile. Anche la loro prevedeva un incentivo per i pensionati che sceglievano di trasferirisi nell’isola. Un po’ come fanno i pensionati americani che scelgono di trascorrere gli anni di riposo nella assolata e turistica Florida. (l.roj)
 

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