La Nuova Sardegna

Legge urbanistica, caos sul testo

Legge urbanistica, caos sul testo

Per errore online la versione sbagliata. Ambientalisti in rivolta poi il chiarimento

03 maggio 2018
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CAGLIARI. Un errore materiale, è questa la versione del Consiglio regionale, ha rischiato di mettere in dubbio il dibattito pubblico sull’urbanistica appena cominciato. Cos’è accaduto? Nella convocazione per le prossime audizioni, cominceranno a giugno, la commissione del Consiglio ha allegato anche l’indirizzo web della «bozza della legge da cui partirà il confronto». Bene, il Gruppo d’intervento giuridico e la Consulta per l’ambiente hanno scoperto che delle correzioni c’erano state, ma di fatto era cambiato poco o nulla. Ad esempio non era stato cancellato l’articolo sulle grandi opere ecosostenibili, oppure c’era ancora l’allegato che ricalcola le volumetrie Comune per Comune e infine era confermato anche il bonus del 25 per cento da concedere agli alberghi nei 300 metri dal mare, con in più solo il limite di duemila metri cubi per ogni eventuale intervento. Com’è possibile – si sono chiesti gli ambientalisti – «se lo stesso governatore Pigliaru ha assicurato che almeno l’articolo sulle grandi opere e l’allegato erano stati già stralciati?». In altre parole Grig e la Consulta hanno avuto il sospetto che, dietro la nuova bozza, si nascondesse qualcosa di preordinato e soprattutto destinato a scavalcare il dibattito. Tanto da scrivere in un comunicato di denuncia: «Se non è zuppa, è pan bagnato», oppure «il ritiro di alcune delle norme peggiori è una favola senza lieto fine» e ancora «è in atto solo il gioco delle tre carte altro che sbandierato dibattito, mentre invece è evidente il tentativo, maldestro, da parte della Regione di ottenere il consenso su decisioni prese da tempo». Tutto questo fino a quando il giallo della bozza non è stato chiarito prima dal presidente della commissione urbanistica del Consiglio, Antonio Solinas, e poi dall’assessore Cristiano Erriu. Il primo ha detto: «È stato commesso solo un errore materiale, quella bozza è stata allegata per sbaglio e mai è stata al centro della nostra istruttoria». Per poi ripetere a memoria quanto pubblicato sul sito del Consiglio: «Il testo del disegno di legge è in corso di rettifica. Si prega non tener conto di quello pubblicato in precedenza. Il nuovo sarà disponibile a breve». E proprio su quel nuovo testo, in cui «troveranno spazio i suggerimenti che arriveranno dalle cinque tappe del dibattito, dopo quella di Cagliari», è un’altra dichiarazione di Solinas, comincerà il confronto in Consiglio. Poi è intervenuto l’assessore all’urbanistica Cristiano Erriu. «Il dibattito pubblico avviato a partire dal testo della Giunta è una cosa seria e non esistono posizioni precostituite da tutelare o difendere, certamente nel rispetto delle prerogative del Consiglio ma con la ferma determinazione della giunta di tener fede agli impegni presi pubblicamente in occasione dell’apertura della discussione». Per poi aggiungere: «Sul testo originario della è in corso una rimodulazione che tengono conto di alcune sostanziali proposte di modifica già emerse nel corso della discussione appena cominciata». Il caso è chiuso? Lo dovrebbe essere. Sempre che in futuro non ci siano altri clamorosi errori materiali come quello dell’ultima bozza fantasma.

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