La Nuova Sardegna

Erriu scrive a Pigliaru: "Stop alla legge urbanistica regionale"

L'aula del consiglio regionale
L'aula del consiglio regionale

L'assessore e il governatore d'accordo: "Mancano i numeri, dall'aula si torna in commissione"

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In Consiglio regionale non si apre neppure la discussione generale sul disegno di legge "Governo del Territorio" in programma a partire dalle 10. Dopo la lettera dell'assessore Cristiano Erriu e le dichiarazioni in Aula del governatore Francesco Pigliaru, l'Aula ha votato a maggioranza per il ritorno in Commissione Urbanistica del disegno di legge. Il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau ne ha preso atto e ha chiuso la seduta.

LA LETTERA DI ERRIU. Brusco passo indietro di Cristiano Erriu a poche ore dalla discussione in Consiglio regionale del disegno di legge "Governo del territorio". In una lettera inviata a tarda sera al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, l'assessore all'Urbanistica scrive che "non possiamo non prendere atto che non ci sono i numeri e che manca la volontà politica di andare avanti nella discussione di questa legge". Quindi, aggiunge, "non possiamo che essere coerenti con noi stessi quando affermiamo che un provvedimento di questo tipo non può essere approvato a colpi di maggioranza e tantomeno a attraverso accordi consiliari poco trasparenti". E chiede al Governatore di "prendere tutte le iniziative necessarie perché il provvedimento ritorni all'attenzione della commissione competente con il solo fine di trovare ulteriori indispensabili livelli di condivisione in particolare con le autonomie locali della Sardegna".

D'altra parte, scrive nella lettera il padre del disegno di legge la cui discussione generale è programmata a partire dalle 10 di stamattina in Aula, "prima che assessore all'Urbanistica, mi considero assessore agli Enti locali e non posso che prendere atto che durante il percorso c'è stato un vulnus che io considero insuperabile. Riguarda la mancata acquisizione del parere del Consiglio delle Autonomie locali". "Ho troppo rispetto - afferma - per il sistema organizzato delle autonomie locali per trascurare o sottovalutare questo elemento". La decisione di Erriu arriva anche a pochi giorni dalla mozione di censura contro l'assessore alla Sanità presentata dal Partito dei sardi che sostiene la maggioranza, già allora si era fatta strada l'ipotesi che in Aula, sull'urbanistica, potessero mancare i voti (il Pds esprime cinque consiglieri) necessari per l'approvazione.

CONTESTO BURRASCOSO E TATTICA POLITICA. Nella lettera indirizzata al governatore con cui chiede il ritorno del ddl Urbanistica in commissione, Cristiano Erriu sostiene che "il lavoro fatto dall'inizio nel percorso di formazione del ddl ha consentito di raggiungere, sul testo approvato, un livello alto di mediazione politica, tecnica e normativa". Tuttavia, aggiunge, "questo è avvenuto in un contesto a tratti burrascoso: si è visto e letto di tutto, sullo sfondo della pur legittima polemica politica. Ci sono stati colpi bassi, tentativi di discredito personale, travisamento delle condizioni oggettive di fatto e di diritto, strumentalizzazioni, sino quasi al limite del conflitto istituzionale".

Polemiche - anche interne allo stesso Pd e nel centrosinistra con Art.1 e Sdp che ha presentato una proposta di legge in netto contrasto con quella della Giunta - che non sono piaciute a Erriu tanto da fargli sostenere che "la ricerca del bene comune da perseguire attraverso il rispetto delle esigenze di tutela e di salvaguardia del bene pubblico con quelle, altrettanto importanti, di uno sviluppo economico armonico, ordinato, e sostenibile per la nostra Isola sono state sostituite dalla pura tattica politica che ha finito per prendere il sopravvento". "La discussione - argomenta Erriu - si è concentrata quasi solo su un aspetto tutto sommato marginale riguardante l'eventuale incremento volumetrico delle strutture ricettive nella fascia costiera dei 300 metri". Come se, conclude l'assessore, "questa parte riguardasse il tutto: un artificio retorico, una sineddoche, un'enorme finzione che però è stata utilizzata come leva potente per impedire ancora una volta di fare una buona riforma".

PIGLIARU IN AULA, MANCA IL CONSENSO. "Non c'è un sostegno ampio e compatto per una buona proposta di legge, oggi ammettiamo una difficoltà ed è bene fermarsi, come avevamo preso l'impegno di fare in mancanza di ampio consenso". Così il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, riferendo in Consiglio regionale sulla lettera ricevuta dall'assessore Urbanistica, Cristiano Erriu, che ha frenato sul ddl chiedendo il ritorno del testo di legge "governo del territorio" in Commissione. Un passo indietro proprio nel giorno della discussione dei singoli articoli in Aula. "Credo che una battuta d'arresto sia necessaria - ha aggiunto Pigliaru - la Sardegna ha bisogno di riforme e di una legge urbanistica, ma nell'ultimo miglio ci sono state scelte diverse da parte di alcune forze della maggioranza, ed è mancato il parere del Cal". Quindi, conclude Pigliaru, "chiedo che il provvedimento ritorni in commissione".

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