Ponti a rischio in Sardegna, lettera choc del ministero ai sindaci: "Pensateci voi"
Dopo il crollo di Genova dal dicastero alle infrastrutture era arrivata una richiesta perentoria di indicare le criticità dei viadotti e ora, a sorpresa, l'onere di intervenire e quindi la responsabilità su eventuali conseguenze viene scaricata sugli enti locali
SASSARI. La richiesta era arrivata a una settimana dal crollo di Genova e imponeva tempi strettissimi: entro il 30 agosto - dunque entro i successivi 10 giorni - i Comuni erano invitati a effettuare una urgente ricognizione di ponti, strade e viadotti ricadenti nel proprio territorio.
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I Comuni non hanno perso un solo istante. Immediatamente sindaci, vicesindaci, assessori e tecnici comunali si sino messi all'opera: tra sopralluoghi, verifiche e segnalazioni da parte dei cittadini, la lista delle opere e delle priorità è stata preparata e inviata al Ministero delle infrastrutture e trasporti, così come richiesto.
Due giorni fa il Ministero si è rifatto vivo con un'altra lettera ai Comuni. La sintesi suona più o meno così: grazie per l'elenco inviato, vi comunichiamo che sarà inserito in una banca dati nazionale, nel frattempo siete pregati di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle persone. Tradotto significa «arrangiatevi - dice il presidente regionale dell'Anci Emiliano Deiana - perché se succede qualcosa siete voi i responsabili. Il Ministero fa lo scaricabile e questo è inaccettabile».
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