Matteo Salvini a Olbia: "Da marzo la Lega governerà la Sardegna"
Il vicepresidente del consiglio dei ministri nell'isola per un tour politico che proseguirà a Nuoro, Tortolì, Villasimius e Cagliari
OLBIA. «Da marzo sarà la Lega a governare la Sardegna». È la promessa di Matteo Salvini agli iscritti e simpatizzanti che lo hanno accolto alla stazione marittima di Olbia. «Metteremo al centro le persone - ha chiarito - diremo come si fa a risparmiare sulla sanità. E metteremo un argine agli immigrati». «Per chi governa ora la Sardegna - ha attaccato - l'Isola va ripopolata con gli immigrati, che poi non possono mangiare il porcetto, non si può fare il presepio, non si può appendere il crocifisso: ma stai a casa tua». Questo e altro ha detto Salvini leader della Lega e ministro dell'Interno al suo pubblico nella prima tappa della due giorni dedicata alle elezioni sarde, i due appuntamenti del 2019 con le europee e poi a febbraio le elezioni regionali. Dopo Olbia Salvini proseguirà per Nuoro e Tortoli e arriverà poi a Villasimius e in tarda mattinata domani 23 novembre a Cagliari.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:nazionale:1.17488149:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/italia-mondo/2018/11/22/news/matteo-salvini-arriva-in-sardegna-1.17488149]]
Sui trasporti marittimi tra la Sardegna e la Penisola: «Dal Governo centrale decine di milioni di euro a chi gestisce i traghetti e dal giorno alla mattina li cancellano. Colpa anche di chi ha fatto in modo che l'autonomia resti sulla carta».
E a proposito dei dissapori del Governo col commissario europeo agli Affari economici sui temi del debito pubblico, della manovra economica, della gestione dei migranti: «Se c'è qualcuno che non sta rispettando i patti è proprio la Commissione europea: Moscovici è pagato per aiutare gli italiani e non per insultarli». «Come si permette di dire che siamo venditori di tappeti, che non tornano i conti, che chiediamo l'elemosina quando noi diamo cinque miliardi a all'Europa», attacca il leader della Lega. «Noi italiani gli paghiamo lo stipendio, sono stufo che da Bruxelles e Parigi arrivino insulti non a Salvini, ma a sessanta milioni di italiani».
Sulla lotta alla criminalità organizzata: «A Roma sono state abbattute le villette dei Casamonica che erano lì da trent'anni. E domani 23 novembre a Villasimius consegneremo ai carabinieri una villa che era dei mafiosi».
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.17488610:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17488610:1653499929/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
E a proposito delle accuse di razzismo che gli vengono mosse: «Qualche fenomeno di sinistra parla di razzisti carogne: razzisti loro, per i quali gli stranieri vengono prima dei sardi e degli italiani. A Cagliari hanno imbrattato la nostra sede, vedono fascisti e nazisti dappertutto. Se diciamo prima i sardi non è razzismo è buon senso. Se ho poche risorse, poche case popolari, pochi sussidi, prima li do a un sardo e a un italiano».
Al suo arrivo a Nuoro Salvini è stato contestato da un gruppo di manifestanti con le bandiere di Potere al popolo che hanno innalzato cartelli con la scritta "Mai con Salvini" e intonato il canto partigiano 'Fischia il vento'. Il presidio di protesta, tenuto a distanza dal palco, è stato guardato a vista dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa.
I sostenitori invece dopo averlo applaudito gli hanno donato un bronzetto nuragico