La Nuova Sardegna

Turismo ed edilizia, Confindustria chiede: «Interventi nei 300 metri»

di Giandomenico Mele
Turismo ed edilizia, Confindustria chiede: «Interventi nei 300 metri»

Incontro a Porto Cervo con gli assessori regionali all’Urbanistica e al Turismo Sanna: «Faremo una legge urbanistica che correggerà le storture del passato»

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PORTO CERVO. «Entro un anno la nuova legge urbanistica sarà realtà». Non può essere solo una dichiarazione di intenti quella di Quirico Sanna, assessore regionale all’Urbanistica. La platea consigliava profusione di certezze, più che diplomazia politica. Conference Center Hotel Cervo, sala stracolma. Il convegno “Obiettivo turismo”, organizzato da Confindustria Nord Sardegna, ha richiamato il gotha del turismo dell’Isola, attorno a tre temi centrali del dibattito, e non da oggi: urbanistica, trasporti e, appunto, marketing turistico. Invito accolto da due assessori regionali: lo stesso Sanna per l’Urbanistica e Gianni Chessa, titolare del Turismo. La relazione di Maurizio De Pascale, presidente regionale di Confindustria, ha tracciato le linee, molto marcate, delle richieste nei confronti della politica regionale.

Nuova legge. Si parte dall’urbanistica. La promessa del via libera al nuovo Piano urbanistico regionale entro 12 mesi è arrivata su sollecitazioni forti da parte di Confindustria. De Pascale ha attaccato duramente il Ppr, definito antistorico, calcando la mano sull’esigenza di risposte chiare per le imprese turistiche, che contemplino la possibilità di interventi urbanistici anche nella fascia entro i 300 metri dal mare. Una distanza che non sarà più un tabù. «Chiediamo una legge di governo del territorio, il Piano paesaggistico è una cornice priva di contenuti, non è stata una scelta giusta – ha spiegato De Pascale -. Serve una legge urbanistica che semplifichi le norme, che incentivi gli investimenti immobiliari e sul turismo, che aiuti i Comuni ad approvare i Puc e i Pul, che consenta di intervenire anche nella fascia entro i 300 metri dal mare per le strutture esistenti. Non siamo così sciocchi da violentare l’ambiente. Chiediamo il trasferimento di volumetrie anche su aree meno attrezzate».

Attacco a Pigliaru. Mentre Confindustria parla di una cabina di regia per trasformare il turismo in un settore industriale, la vera “industria delle vacanze”, il tema urbanistico assume valore di centralità. Fischieranno le orecchie a Soru, per la demolizione palese del Ppr di cui è padre legittimo, ma peggio va a Pigliaru. L’ex presidente della Regione viene citato in chiusura da De Pascale, in modo poco lusinghiero. «Spero questa Giunta non voglia disattendere le promesse, come purtroppo è avvenuto con il presidente Pigliaru – ha sottolineato il presidente di Confindustria -. Ci aveva garantito più volte la possibilità di sbloccare gli interventi sulle strutture esistenti nella fascia entro i 300 metri dal mare, ma questo non ci è mai stato concesso». «Sarà una legge urbanistica che correggerà le storture del passato – ha rassicurato l’assessore Sanna -. Rimedieremo agli errori di altri».

Smeralda Holding. Una pianificazione organica del turismo e dello sviluppo turistico in Sardegna, che significa semplificazione delle norme e certezze per gli investitori, al fine di incentivare nuove iniziative imprenditoriali. Importante in questo senso l’intervento di Mario Ferraro, amministratore delegato di Smeralda Holding, padrone di casa e rappresentante per la proprietà di Qatar Holding. «Noi chiediamo una pianificazione organica per lo sviluppo turistico, attraverso la semplificazione delle norme che diano certezze per l’investitore – ha spiegato Ferraro -. Una buona legge urbanistica per l’edificazione del territorio è il presupposto per qualsiasi pianificazione turistica».

Tariffa unica. Altro cavallo di battaglia per Confindustria è la tariffa unica aerea per residenti e non residenti. «Finiscano le proroghe, si approvi un modello di continuità territoriale che introduca un costo del biglietto congruo per residenti e non, che valga per 12 mesi all’anno – ha affermato De Pascale -. La tariffa unica può essere la soluzione, prevista per Roma e Milano ma anche per le rotte minori come Verona, Firenze e Napoli. Si studi un sistema di cancellazione gratuita del volo solo per i residenti, mentre per i non residenti siano previste delle penali».

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