Asinara, adottati i primi cavalli bradi
Assegnati a un ex detenuto. Il Parco vuole sfoltire la popolazione equina
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PORTO TORRES. Continua la riduzione della popolazione di cavalli allo stato brado sul Parco nazionale dell’Asinara. Al momento sono due gli esemplari che sono già usciti fuori dall’isola: i due cavalli si chiamano Alba d’Asinara e Vita d’Asinara e sono stati adottati da un ex detenuto che già aveva lavorato con i progenitori dei cavalli attuali nell’ex carcere di massima sicurezza. Una persona che teneva molto ad avere in adozione questi animali, per portarli nel sud della Sardegna in spazi adatti a loro e affidarli alle cure dei nuovi proprietari. Il numero elevato di cavalli liberi ha eccessivamente sfruttato sinora le risorse foraggere presenti nell'area interessata al loro pascolamento. Riducendo così la varietà del pascolo e creando qualche problema all’ecosistema. Ecco perché l’Ente ha deciso da qualche mese l’allontanamento per adozione di animali giovani tra uno e tre anni, così come indicato espressamente nel piano del Parco, e sinora sono circa 20 le persone che hanno presentato domanda per portare via i cavalli. L’unico problema riguarda la procedura un po’ complicata per via della difficoltà ad acquisire il passaporto dell’animale quando diventa domestico: è infatti necessario inserire il microchip nel cavallo e successivamente il nome e il codice identificativo deve essere inviato all’Associazione provinciale allevatori. A fine agosto l’Ente Parco provvederà a catturare altre quattro esemplari, prevalentemente femmine per ridurre la riproduzione, mentre a settembre potrebbe concludersi la procedura per l’adozione di altri due cavalli. Il personale dell'Ente curerà comunque l’assistenza in tutte le fasi del passaggio, dal sopralluogo sull'isola Asinara per vedere gli animali alle successive pratiche necessarie all'allontanamento. (g.m.)