“Et”, dalle miniere si osserva l’universo
Il rettore presenta il progetto “onde gravitazionali”. Il 27 se ne parlerà alla notte dei ricercatori
12 settembre 2018
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SASSARI. Il Sigrav 2018, conferenza internazionale biennale della Società italiana per la relatività generale e la gravitazione, è stata l’occasione per presentare il progetto Einstein Telescope (ET), che vede in prima linea l’università di Sassari e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con il sostegno del Ministero dell’istruzione e della Regione.
Lunedì, proprio in apertura del Sigrav, il progetto è stato illustrato a un’ampia platea di fisici provenienti da tutto il mondo nel corso di una tavola rotonda intitolata “Dalle stelle di neutroni al progetto ET”, a cui hanno partecipato tra gli altri il rettore Massimo Carpinelli e il portavoce del progetto Fulvio Ricci (Infn e Sapienza università di Roma).
Il progetto ET intende dar vita a un interferometro di terza generazione in Sardegna, nella ex miniera di Sos Enattos a Lula, luogo ritenuto adatto per via del basso rumore antropico e della stabilità sismica pressoché totale. «Il progetto ET potrebbe avere implicazioni rivoluzionarie per l’astrofisica, la fisica fondamentale, la cosmologia. La candidatura del sito Sos Enattos nei pressi di Lula, da noi proposta e sostenuta fin dall'inizio, porterebbe la Sardegna a diventare un punto di riferimento della ricerca internazionale e mondiale», ha spiegato Massimo Carpinelli. Del progetto ET si continuerà a parlare: non solo perché il risultato della competizione europea si conoscerà nel 2020, ma anche perché l’università di Sassari lancia una serie di eventi divulgativi intitolati “Dalle miniere osserviamo l’Universo”. Il calendario delle iniziative comincerà giovedì 27 a Lula. E culminerà venerdì con un doppio appuntamento collegato alla Notte europea dei ricercatori coordinata da Frascati Scienza: a Lula, nella ex miniera di Sos Enattos e a Sassari in piazza Castello, nel corso degli eventi organizzati dall’Università in città per la Notte europea dei ricercatori. Valeria Sipala farà una “Dimostrazione del principio di funzionamento della tecnica di misura delle Onde Gravitazionali: l’Interferometro”, mentre la parte relativa alla geologia sarda sarà curata da Giacomo Oggiano, Stefano Cuccuru, Paola Mameli e Leonardo Casini.
Lunedì, proprio in apertura del Sigrav, il progetto è stato illustrato a un’ampia platea di fisici provenienti da tutto il mondo nel corso di una tavola rotonda intitolata “Dalle stelle di neutroni al progetto ET”, a cui hanno partecipato tra gli altri il rettore Massimo Carpinelli e il portavoce del progetto Fulvio Ricci (Infn e Sapienza università di Roma).
Il progetto ET intende dar vita a un interferometro di terza generazione in Sardegna, nella ex miniera di Sos Enattos a Lula, luogo ritenuto adatto per via del basso rumore antropico e della stabilità sismica pressoché totale. «Il progetto ET potrebbe avere implicazioni rivoluzionarie per l’astrofisica, la fisica fondamentale, la cosmologia. La candidatura del sito Sos Enattos nei pressi di Lula, da noi proposta e sostenuta fin dall'inizio, porterebbe la Sardegna a diventare un punto di riferimento della ricerca internazionale e mondiale», ha spiegato Massimo Carpinelli. Del progetto ET si continuerà a parlare: non solo perché il risultato della competizione europea si conoscerà nel 2020, ma anche perché l’università di Sassari lancia una serie di eventi divulgativi intitolati “Dalle miniere osserviamo l’Universo”. Il calendario delle iniziative comincerà giovedì 27 a Lula. E culminerà venerdì con un doppio appuntamento collegato alla Notte europea dei ricercatori coordinata da Frascati Scienza: a Lula, nella ex miniera di Sos Enattos e a Sassari in piazza Castello, nel corso degli eventi organizzati dall’Università in città per la Notte europea dei ricercatori. Valeria Sipala farà una “Dimostrazione del principio di funzionamento della tecnica di misura delle Onde Gravitazionali: l’Interferometro”, mentre la parte relativa alla geologia sarda sarà curata da Giacomo Oggiano, Stefano Cuccuru, Paola Mameli e Leonardo Casini.