Migrante massacrato a Sassari, identificato il "capo branco"
È un sassarese di 20 anni con numerosi precedenti penali
SASSARI. È stato identificato il principale responsabile dell'aggressione di due giorni fa ai danni di un giovane migrante della Guinea. L'attività investigativa svolta dal comando della polizia municipale ha permesso di ricostruire i fatti, grazie anche alle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, le testimonianze rese dalle persone accorse per soccorrere il ragazzo: il migrante è stato picchiato da tre persone, ma il principale aggressore è un ventenne sassarese con precedenti penali. Nella mattinata di oggi, mercoledì 12, il fascicolo è stato consegnato al Procuratore della Repubblica.
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La polizia municipale, in una nota, ha spiegato come si sono svolti i fatti: «Il ragazzo aggredito, ventiduenne, titolare di protezione internazionale, residente a Sassari da oltre sei anni, si trovava in corso Cossiga nei pressi dell'istituto magistrale. Il giovane era diretto in piazza d'Italia per incontrarsi con un amico. Mentre attendeva che scattasse il verde all'incrocio con corso Margherita di Savoia, un gruppetto di coetanei ha attraversato la strada in direzione opposta e ha raggiunto il ventiduenne: a questo punto è scattata l'aggressione. Un giovane ha colpito con una violenta gomitata al fianco il ragazzo; quest'ultimo, sofferente per il colpo subito, ha chiesto il perché di quell'azione al suo aggressore il quale ha risposto: “io sono a casa mia, vai a casa tua, io a casa mia faccio quello che voglio”! Contestualmente, il giovane straniero è stato colpito una prima volta in pieno volto da un pugno sferrato dalla stessa persona che gli aveva inferto la gomitata; nello stesso frangente è stato immobilizzato da un secondo giovane che gli ha cinto un braccio intorno al collo mentre un terzo uomo gli ha sferrato un secondo violento pugno in pieno viso. Il giovane straniero è caduto al suolo e, a questo punto, tutti e tre gli aggressori lo hanno colpito con calci su tutto il corpo e al volto. Solo le urla di una coppia di anziani che ha assistito al fatto, d il convergere di altre persone ha fatto desistere i tre uomini, che sono scappati».