A Cagliari Roberto Delogu presenta “L’amore come le meduse”
CAGLIARI. Un romanzo di formazione, una riflessione generazionale che parla a tutti. Roberto Delogu torna in libreria con il suo terzo romanzo «L’amore come le meduse» (Hacca Editore), e porta i...
CAGLIARI. Un romanzo di formazione, una riflessione generazionale che parla a tutti. Roberto Delogu torna in libreria con il suo terzo romanzo «L’amore come le meduse» (Hacca Editore), e porta i suoi lettori nella piccola isola di Carloforte per narrare di Vincenzo e Teo, cresciuti con la convinzione di essere gemelli, finché un giorno si separano. Teo, verso una carriera di magistrato e una relazione sentimentale che sfiora il masochismo. Vincenzo a crescere una figlia che vede sua madre andarsene di casa, e che si rifugia nel suo mondo virtuale, cadendoci dentro come fosse un burrone.
Avvocato, pescatore e figlio d’arte, Delogu sarà protagonista della quarta edizione di Éntula, il festival letterario diffuso organizzato dall'associazione Lìberos. L’appuntamento – che rientra nel cartellone di X Nodi, la rete dei festival della città di Cagliari per la stagione autunnale – è per giovedì 22 alle 19 nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, in viale Regina Margherita 38. A dialogare con lo scrittore sarà il giornalista Celestino Tabasso.
Vincenzo e Teo sanno di essere fratelli, anche se qualcosa non torna. Per loro non è un dramma: sono abituati a ignorare i bisogni, a non dare fastidio, a essere felici con poco. Finché un giorno si separano. Teo, verso una carriera di magistrato e una relazione sentimentale che sfiora il masochismo. Vincenzo a crescere una figlia che vede sua madre andarsene da casa, e che si rifugia nel suo mondo virtuale, cadendoci dentro come fosse un burrone.
«Dal piccolo grande mondo dell’isola di Carloforte – ha scritto di questo libro il romanziere Francesco Abate –, luogo di approdi e di narrazioni, nasce questo romanzo che racconta una storia semplice e bellissima: l’amore che ci cambia la vita, l’amore che riempie gli spazi lasciati vuoti dal nostro passato».