“Isole che parlano” tra Palau e Spargi
Dal 4 settembre concerti, lezioni, incontri, laboratori e le fotografie di Garcia Rodero
3 MINUTI DI LETTURA
PALAU. Il festival «Isole che parlano» compie ventun’anni. I direttori artistici Paolo e Nanni Angeli proporranno dal 4 al 10 settembre, tra Palau, Golfo Aranci e l'Isola di Spargi, una sintesi tesa a valorizzare l’originalità della formula sperimentata, con concerti, lezioni-incontri, laboratori per bambini e importanti mostre fotografiche.
Un importante fulcro della manifestazione è quello sulla fotografia di reportage. Quest’anno «Isole che parlano» propone la mostra «Con la boca abierta» di Cristina Garcia Rodero, fotografa spagnola dell’Agenzia Magnum. L'esposizione, che sarà ospitata negli spazi del Centro di documentazione del territorio di Palau, sarà inaugurata il 7 settembre e chiuderà il 30 settembre.
Sempre il 7 settembre si aprirà la sezione musica a Golfo Aranci (18.30 Cala Moresca) con una produzione originale, nata in collaborazione con l'Archivio Mario Cervo, che vede il duo Fantafolk (Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all'organetto diatonico) dialogare con il trombettista Arricardo Pitau, che sarà anche protagonista, l'8 settembre alle 11 alla Tomba di giganti Li Mizzani, di un inedito duo con il norvegese Steffen Granly e il giorno precedente, il 6 settembre, in notturna al Grillo Parlante (23.30). Grande attesa anche per i due ospiti che chiuderanno gli appuntamenti musicali della giornata di giovedì: Jabel Kanuteh, griot del Gambia che alle 18.30, accompagnato dalla risacca di Cala Martinella, attraverso la Kora racconterà il suo viaggio di musicista migrante; il trio Chili Vanilla (Norvegia), un avvincente ed elegante progetto legato alla forma canzone, che permette di conoscere la vocalità di Synne Sanden, considerata una delle figure più autorevoli della musica indie rock norvegese, in un progetto che abbraccia la poetica jazz del basso tubista Steffen Granly e la batteria di Kim Christer Hylland, appuntamento alle 22 al Faro di Punta Palau.
Il 9 settembre alle 21.30 in piazza Fresi saranno protagonisti dei numerosi appuntamenti in programma alcuni degli ospiti di maggiore spicco della rassegna. Iva Bittova (Repubbica Ceca), regina delle musiche innovative, che si esibirà in duo con Vladimir Václavek nel progetto «Bílé Inferno», e Xylouris White – duo ospite anche del consueto incontro/lezione di approfondimento che il Festival organizza ogni anno alle 11 nella chiesa campestre San Giorgio – in cui la musica di Creta interpretata da Georgios Xylouris, una delle figure più importanti della tradizione, incontra la pulsione di Jim White, uno dei batteristi rock di spicco della scena australiana, che ha all'attivo collaborazioni con PJ Harvey, Nick Cave, Cat Power e molti altri.
Di particolare suggestione sarà anche l'evento delle 17 alla Roccia dell'Orso dedicato alle musiche tradizionali tra sacro e profano – patrocinato dall'Isre, l'Istituto superiore regionale etnografico e realizzato in collaborazione con Archivio Mario Cervo e Itinere – con la processione profana lungo i sentirei che conducono a Capo d'Orso (sempre a Palau), sonorizzato dal canto del Tenore Tilariga de Bultei e del Tenore Sant'Antoni de Lodé.
Gran finale il 10 settembre nella splendida cornice dell'Isola di Spargi, con un solo di Iva Bittova impegnata nella sonorizzazione del tramonto a Cala Corsara alle 18.30 (prenotazione obbligatoria) mentre, come da tradizione, chiuderà anche questa XXI edizione di Isole che Parlano il suggestivo concerto alla Spiaggia di Palau Vecchio (21), affidato alla voce e alle note del piano di Synne Sanden.
Un importante fulcro della manifestazione è quello sulla fotografia di reportage. Quest’anno «Isole che parlano» propone la mostra «Con la boca abierta» di Cristina Garcia Rodero, fotografa spagnola dell’Agenzia Magnum. L'esposizione, che sarà ospitata negli spazi del Centro di documentazione del territorio di Palau, sarà inaugurata il 7 settembre e chiuderà il 30 settembre.
Sempre il 7 settembre si aprirà la sezione musica a Golfo Aranci (18.30 Cala Moresca) con una produzione originale, nata in collaborazione con l'Archivio Mario Cervo, che vede il duo Fantafolk (Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all'organetto diatonico) dialogare con il trombettista Arricardo Pitau, che sarà anche protagonista, l'8 settembre alle 11 alla Tomba di giganti Li Mizzani, di un inedito duo con il norvegese Steffen Granly e il giorno precedente, il 6 settembre, in notturna al Grillo Parlante (23.30). Grande attesa anche per i due ospiti che chiuderanno gli appuntamenti musicali della giornata di giovedì: Jabel Kanuteh, griot del Gambia che alle 18.30, accompagnato dalla risacca di Cala Martinella, attraverso la Kora racconterà il suo viaggio di musicista migrante; il trio Chili Vanilla (Norvegia), un avvincente ed elegante progetto legato alla forma canzone, che permette di conoscere la vocalità di Synne Sanden, considerata una delle figure più autorevoli della musica indie rock norvegese, in un progetto che abbraccia la poetica jazz del basso tubista Steffen Granly e la batteria di Kim Christer Hylland, appuntamento alle 22 al Faro di Punta Palau.
Il 9 settembre alle 21.30 in piazza Fresi saranno protagonisti dei numerosi appuntamenti in programma alcuni degli ospiti di maggiore spicco della rassegna. Iva Bittova (Repubbica Ceca), regina delle musiche innovative, che si esibirà in duo con Vladimir Václavek nel progetto «Bílé Inferno», e Xylouris White – duo ospite anche del consueto incontro/lezione di approfondimento che il Festival organizza ogni anno alle 11 nella chiesa campestre San Giorgio – in cui la musica di Creta interpretata da Georgios Xylouris, una delle figure più importanti della tradizione, incontra la pulsione di Jim White, uno dei batteristi rock di spicco della scena australiana, che ha all'attivo collaborazioni con PJ Harvey, Nick Cave, Cat Power e molti altri.
Di particolare suggestione sarà anche l'evento delle 17 alla Roccia dell'Orso dedicato alle musiche tradizionali tra sacro e profano – patrocinato dall'Isre, l'Istituto superiore regionale etnografico e realizzato in collaborazione con Archivio Mario Cervo e Itinere – con la processione profana lungo i sentirei che conducono a Capo d'Orso (sempre a Palau), sonorizzato dal canto del Tenore Tilariga de Bultei e del Tenore Sant'Antoni de Lodé.
Gran finale il 10 settembre nella splendida cornice dell'Isola di Spargi, con un solo di Iva Bittova impegnata nella sonorizzazione del tramonto a Cala Corsara alle 18.30 (prenotazione obbligatoria) mentre, come da tradizione, chiuderà anche questa XXI edizione di Isole che Parlano il suggestivo concerto alla Spiaggia di Palau Vecchio (21), affidato alla voce e alle note del piano di Synne Sanden.