Al via Isole che parlano Arte e musica dal mare
di Antonio Mannu
Incontri fra tradizione e innovazione dal 4 settembre a Palau
30 agosto 2017
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PALAU. Prende il via, i 4 di settembre a Palau, la ventunesima edizione del festival internazionale Isole che parlano.
Anche quest’anno la formula dell’evento propone un percorso in proficuo bilico tra tradizione e innovazione, con concerti, incontri, mostre fotografiche, lezioni informali e laboratori dedicati ai bambini.
L’attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza è uno degli aspetti che, sin dagli esordi, ha caratterizzato il festival, che ha una specifica sezione dedicata ai più piccoli coordinata da Alessandra Angeli. L’intento è quello di promuovere forme di attività culturale e artistica che nascono, in questo caso letteralmente, dal basso. Ci saranno laboratori didattici, curati da Elis Ferracini e Maurizio Mantani di Fèma Teatro, e da Jacopo Tartari e Giulio Escalona, e alcune proiezioni/spettacoli serali con Elena Morando e l’ Allegra Brigata Teatro, il tutto in collaborazione con Nati per leggere Sardegna e la Fondazione PinAc di Rezzato.
I laboratori, dedicati alle musicalità visibili e invisibili dei luoghi, all’uso creativo delle nuove tecnologie, alla lettura e al linguaggio teatrale, alla fotografia, al riciclaggio e alla scultura con argilla e gesso, saranno, insieme ai loro giovanissimi fruitori, i protagonisti assoluti dei primi tre giorni di Isole che Parlano, dal 4 al 6 settembre. Primo aperitivo musicale il 6 settembre, al Grillo di Palau in tarda serata, con il trombettista Arricardo Pitau. Il giorno 7 appuntamento alle 18.30, a Cala Moresca di Golfo Aranci, con il duo Fantafolk formato da Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto, che dialogheranno con Arricardo Pitau. Si tratta di produzione originale, nata in collaborazione con l’archivio Mario Cervo.
In serata, alle 21, al Centro di documentazione del territorio di Palau, verrà inaugurata la mostra fotografica “Con la boca abierta” di Cristina Garcia Rodero. L’esposizione, realizzata in collaborazione con Ogros fotografi associati, sarà visitabile sino al 30 settembre. Alle 22, al Cine Teatro Montiggia si terrà un incontro con Cristina Garcia Rodero dal titolo “Riflessioni sull’etica di un mestiere”. Il giorno successivo alle 11, alla Tomba dei giganti Li Mizzani ancora Arricardo Pittau in duo con il norvegese Steffen Granly. In serata, a dialogare con la risacca di Cala Martinella, sarà il griot del Gambia Jabel Kanuteh con la sua Kora. Alle 22, al faro di Punta Palau appuntamento con il trio norvegese Chili Vanilla, il basso tuba di Steffen Granly e la batteria di Kim Christer Hylland. Il 9 settembre, alle 11 nella chiesa campestre di San Giorgio, incontro lezione con Georgios Xylouris, figura importante della tradizione musicale cretese, e con il batterista australiano Jim White. Alle 17 momento dedicato alle musiche tradizionali tra sacro e profano, patrocinato dall’Isre e realizzato in collaborazione con l’Archivio Mario Cervo e Itinere, con la processione verso Capo d’Orso, sonorizzata dal canto del Tenore “Tilariga de Bultei”e del Tenore “Sant’Antoni” de Lodé.
In serata, a partire dalle 21 e 30 in piazza Fresi, la grande Iva Bittova in duo con Vladimir Václavek nel progetto Bílé Inferno. A seguire concerto del duo Xylouris-White. Gran finale il 10 settembre sull’isola di Spargi, alle 18.30, con un solo di Iva Bittova e chiusura alla Spiaggia di Palau Vecchio alle 21 con la voce e il piano di Synne Sanden.
Anche quest’anno la formula dell’evento propone un percorso in proficuo bilico tra tradizione e innovazione, con concerti, incontri, mostre fotografiche, lezioni informali e laboratori dedicati ai bambini.
L’attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza è uno degli aspetti che, sin dagli esordi, ha caratterizzato il festival, che ha una specifica sezione dedicata ai più piccoli coordinata da Alessandra Angeli. L’intento è quello di promuovere forme di attività culturale e artistica che nascono, in questo caso letteralmente, dal basso. Ci saranno laboratori didattici, curati da Elis Ferracini e Maurizio Mantani di Fèma Teatro, e da Jacopo Tartari e Giulio Escalona, e alcune proiezioni/spettacoli serali con Elena Morando e l’ Allegra Brigata Teatro, il tutto in collaborazione con Nati per leggere Sardegna e la Fondazione PinAc di Rezzato.
I laboratori, dedicati alle musicalità visibili e invisibili dei luoghi, all’uso creativo delle nuove tecnologie, alla lettura e al linguaggio teatrale, alla fotografia, al riciclaggio e alla scultura con argilla e gesso, saranno, insieme ai loro giovanissimi fruitori, i protagonisti assoluti dei primi tre giorni di Isole che Parlano, dal 4 al 6 settembre. Primo aperitivo musicale il 6 settembre, al Grillo di Palau in tarda serata, con il trombettista Arricardo Pitau. Il giorno 7 appuntamento alle 18.30, a Cala Moresca di Golfo Aranci, con il duo Fantafolk formato da Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto, che dialogheranno con Arricardo Pitau. Si tratta di produzione originale, nata in collaborazione con l’archivio Mario Cervo.
In serata, alle 21, al Centro di documentazione del territorio di Palau, verrà inaugurata la mostra fotografica “Con la boca abierta” di Cristina Garcia Rodero. L’esposizione, realizzata in collaborazione con Ogros fotografi associati, sarà visitabile sino al 30 settembre. Alle 22, al Cine Teatro Montiggia si terrà un incontro con Cristina Garcia Rodero dal titolo “Riflessioni sull’etica di un mestiere”. Il giorno successivo alle 11, alla Tomba dei giganti Li Mizzani ancora Arricardo Pittau in duo con il norvegese Steffen Granly. In serata, a dialogare con la risacca di Cala Martinella, sarà il griot del Gambia Jabel Kanuteh con la sua Kora. Alle 22, al faro di Punta Palau appuntamento con il trio norvegese Chili Vanilla, il basso tuba di Steffen Granly e la batteria di Kim Christer Hylland. Il 9 settembre, alle 11 nella chiesa campestre di San Giorgio, incontro lezione con Georgios Xylouris, figura importante della tradizione musicale cretese, e con il batterista australiano Jim White. Alle 17 momento dedicato alle musiche tradizionali tra sacro e profano, patrocinato dall’Isre e realizzato in collaborazione con l’Archivio Mario Cervo e Itinere, con la processione verso Capo d’Orso, sonorizzata dal canto del Tenore “Tilariga de Bultei”e del Tenore “Sant’Antoni” de Lodé.
In serata, a partire dalle 21 e 30 in piazza Fresi, la grande Iva Bittova in duo con Vladimir Václavek nel progetto Bílé Inferno. A seguire concerto del duo Xylouris-White. Gran finale il 10 settembre sull’isola di Spargi, alle 18.30, con un solo di Iva Bittova e chiusura alla Spiaggia di Palau Vecchio alle 21 con la voce e il piano di Synne Sanden.