Isabella Ragonese si aggiudica il Premio Volonté
di Fabio Canessa
In luglio alla Maddalena la consegna del riconoscimento La cerimonia inserita nel festival “La valigia dell’attore”
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SASSARI. Una scultura di rame realizzata da Mario Bebbu. Una barca, per la precisione un gozzo a vela latina, per simboleggiare la grande passione per il mare e la navigazione che il grande attore coltivò alla Maddalena. Ecco materialmente il Premio Gian Maria Volonté, riconoscimento dal valore immenso per chi ha scelto il mestiere della recitazione. Perché associato al nome di un interprete unico, un modello assoluto. A riceverlo quest’anno sarà Isabella Ragonese, attesa sul palco della fortezza I Colmi alla Maddalena il 25 luglio durante la seconda serata della quindicesima edizione del festival “La valigia dell’attore”, che andrà poi avanti sino al 29 luglio. Già in passato ospite della manifestazione organizzata dall’associazione Quasar diretta da Giovanna Gravina Volonté e da Fabio Canu, Isabella Ragonese è la seconda attrice dopo Jasmine Trinca a vincere il Premio Volonté.
Riconoscimento, ideato da Felice Laudadio, che da quando è approdato nel 2011 alla Maddalena è stato assegnato anche a Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Valerio Mastandrea, Elio Germano, Stefano Accorsi, Michele Riondino. Tra i volti principali del cinema italiano contemporaneo che ha imparato a conoscere Isabella Ragonese nel 2006, quando esordisce in un film importante come “Nuovomondo” di Emanuele Crialese. A lanciare definitivamente la sua carriera è due anni dopo il ruolo principale in “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì, film sul precariato liberamente ispirato al libro di Michela Murgia “Il mondo deve sapere”. Per l’interpretazione di una neolaureata con lode in filosofia che si trova costretta a lavorare in un call center, l’attrice viene candidata al Nastro d’argento come migliore attrice protagonista (e conquista il Premio Guglielmo Biraghi come rivelazione dell’anno). Recita poi in “Viola di mare” di Donatella Maiorca, “Due vite per caso” di Alessandro Aronadio, “Oggi sposi” di Luca Lucini, “Dieci inverni” di Valerio Mieli, “Un altro mondo” di Silvio Muccino. Nel 2010 con il lungometraggio “La nostra vita” di Daniele Luchetti vince il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista e nello stesso anno è madrina della Mostra d’arte cinematografica di Venezia dove viene anche presentato il film “Il primo incarico”, della regista Giorgia Cecere, di cui è protagonista. Lavora negli anni successivi anche in teatro, con il monologo “Lady Grey” di Will Eno, in “La commedia di Orlando” per la regia di Emanuela Giordano, nello spettacolo “Taking care of baby” diretto da Fabrizio Arcuri.
Non mancano alcune esperienze in progetti televisivi, in uno dei film basati sulla serie “Il commissario Montalbano” e più recentemente nella fiction “Rocco Schiavone”. Per quanto riguarda ancora il cinema, negli ultimi anni ha fatto parte del cast di film come “La sedia della felicità” diretto da Carlo Mazzacurati, “Una storia sbagliata” di Gianluca Tavarelli e “Il giovane favoloso” di Mario Martone. Tra le interpretazioni più recenti da ricordare quelle in “Dobbiamo parlare” di Sergio Rubini, “Il padre d'Italia” di Fabio Mollo (che gli vale un Globo d’oro come migliore attrice) e “Sole cuore amore” di Daniele Vicari. Film quest’ultimo che sarà proiettato durante la serata della consegna del premio alla quale parteciperà anche il regista che l’ha diretta. Un’anticipazione sul programma del festival maddalenino, inserito nel circuito Le isole del cinema, che nei prossimi giorni sarà reso pubblico in modo completo con i titoli dei film scelti dagli organizzatori e i protagonisti dei vari incontri ( si può consultare il sito www.lavaligiadellattore.com). Legato alla manifestazione nata come omaggio a Gian Maria Volonté è anche il Valigialab, laboratorio residenziale di alta formazione sulle tecniche di recitazione che quest’anno sarà condotto da Paolo Rossi.
Riconoscimento, ideato da Felice Laudadio, che da quando è approdato nel 2011 alla Maddalena è stato assegnato anche a Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni, Valerio Mastandrea, Elio Germano, Stefano Accorsi, Michele Riondino. Tra i volti principali del cinema italiano contemporaneo che ha imparato a conoscere Isabella Ragonese nel 2006, quando esordisce in un film importante come “Nuovomondo” di Emanuele Crialese. A lanciare definitivamente la sua carriera è due anni dopo il ruolo principale in “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì, film sul precariato liberamente ispirato al libro di Michela Murgia “Il mondo deve sapere”. Per l’interpretazione di una neolaureata con lode in filosofia che si trova costretta a lavorare in un call center, l’attrice viene candidata al Nastro d’argento come migliore attrice protagonista (e conquista il Premio Guglielmo Biraghi come rivelazione dell’anno). Recita poi in “Viola di mare” di Donatella Maiorca, “Due vite per caso” di Alessandro Aronadio, “Oggi sposi” di Luca Lucini, “Dieci inverni” di Valerio Mieli, “Un altro mondo” di Silvio Muccino. Nel 2010 con il lungometraggio “La nostra vita” di Daniele Luchetti vince il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista e nello stesso anno è madrina della Mostra d’arte cinematografica di Venezia dove viene anche presentato il film “Il primo incarico”, della regista Giorgia Cecere, di cui è protagonista. Lavora negli anni successivi anche in teatro, con il monologo “Lady Grey” di Will Eno, in “La commedia di Orlando” per la regia di Emanuela Giordano, nello spettacolo “Taking care of baby” diretto da Fabrizio Arcuri.
Non mancano alcune esperienze in progetti televisivi, in uno dei film basati sulla serie “Il commissario Montalbano” e più recentemente nella fiction “Rocco Schiavone”. Per quanto riguarda ancora il cinema, negli ultimi anni ha fatto parte del cast di film come “La sedia della felicità” diretto da Carlo Mazzacurati, “Una storia sbagliata” di Gianluca Tavarelli e “Il giovane favoloso” di Mario Martone. Tra le interpretazioni più recenti da ricordare quelle in “Dobbiamo parlare” di Sergio Rubini, “Il padre d'Italia” di Fabio Mollo (che gli vale un Globo d’oro come migliore attrice) e “Sole cuore amore” di Daniele Vicari. Film quest’ultimo che sarà proiettato durante la serata della consegna del premio alla quale parteciperà anche il regista che l’ha diretta. Un’anticipazione sul programma del festival maddalenino, inserito nel circuito Le isole del cinema, che nei prossimi giorni sarà reso pubblico in modo completo con i titoli dei film scelti dagli organizzatori e i protagonisti dei vari incontri ( si può consultare il sito www.lavaligiadellattore.com). Legato alla manifestazione nata come omaggio a Gian Maria Volonté è anche il Valigialab, laboratorio residenziale di alta formazione sulle tecniche di recitazione che quest’anno sarà condotto da Paolo Rossi.