Il cognome: Melis, dolce come il miele. La prima apparizione risale al 1200 nel Regno di Arborea
di Mauro Maxia
Il cognome Melis si trova al quarto posto per frequenza in Sardegna quasi alla pari con Serra. Attualmente è presente nell’Isola con circa 3.700 famiglie alle quali ne vanno aggiunte altre 1.200 nel...
29 dicembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA
Il cognome Melis si trova al quarto posto per frequenza in Sardegna quasi alla pari con Serra. Attualmente è presente nell’Isola con circa 3.700 famiglie alle quali ne vanno aggiunte altre 1.200 nel resto d’Italia, specie in Piemonte, Lombardia e Lazio. La metà dei Melis risiede a Cagliari e nella sua cintura periurbana dove è il cognome più frequente. Dell’altra metà circa il 40% risiede ugualmente nelle province meridionali mentre al nord appena il 10%. Oltre a Melis, il cognome vige con le forme Mele, Meli e Mellis (rarissima). La forma Mele è attestata con circa 760 famiglie quasi interamente nella metà centro-settentrionale dell’Isola. La variante Meli è meno diffusa e presenta circa 150 famiglie stanziate soprattutto nella provincia di Oristano. La prima documentazione del cognome risale al 1200 nell’antico Regno d’Arborea. Nel condaghe di S. Maria di Bonarcado è citato con la forma logudorese Mele (doc. 187: Gantine Mele). Questa stessa forma è registrata nell’ultima pace tra la Corona d’Aragona e il Regno d’Arborea (1388) a Samugheo, Sedilo, Siamanna, Fonni, Sardara, Massama, Iglesias, Laconi, Sanluri, Bosa, Castelsardo, Desulo, Aidomaggiore, Oristano, Busachi e nei villaggi medioevali di Capriles, Loddu e Leonissa. Nella stessa fonte è citata anche la forma Meli a Nureci, Laconi e nell’antico villaggio di Sercela. A Oristano nel 1410 sono registrate entrambe le forme Mele e Meli. Nelle fonti successive la forma Mele è attestata a Sedilo (1595), Ghilarza (1593), Bortigali (1600), Ozieri (1607), Calangianus (1615-1622), Santu Lussurgiu (1650), Sassari (1663), Perfugas (1693), Triei (1700), Fonni (1850) e nel 1880 a Berchidda, Bitti, Busachi, Fonni, Mamoiada, Norbello e Zerfaliu. La forma Meli invece è attestata a Oristano (1579), Sanluri (1589), Villamatrona (1600), Cagliari (1614) e Cabras (1880). La forma Meli, scritta anche Mely, è tipica anche della Gallura e dell’Anglona corsofona (Sedini 1750). La forma odierna Melis appare a Sedilo nel 1604, a Cagliari nel 1624 (anche con le varianti Meljs e De Melis), ad Alghero (1698) e Oristano (1708). Da questo momento in poi Melis – che è il plurale familiare campidanese (is Melis) – tende ad espandersi in tutta l’Isola. Questa situazione è ben testimoniata negli atti dei Parlamenti del Regno di Sardegna. La forma Mele, al contrario, resta specifica del centro-nord insieme al plurale familiare Meles (sos Meles) che è tipico del Montiferru. Durante il 1800 alcuni Melis raggiunsero il cavalierato e la nobiltà (Agostino Melis di Mamoiada cavaliere nel 1822; Raimondo Melis di Cagliari cavaliere nel 1825; Domenico Melis di Cagliari barone nel 1847). Così come il cognome italiano Mele, Meli, anche Melis ha alla base un nome medievale formato dal termine sardo mèle, mèli ‘miele’ che deriva dal latino mel ‘miele’. Il nome in questione veniva attribuito a un figlio molto atteso il cui arrivo era considerato dolce come il miele. Questa origine è confermata dal condaghe di S. Maria di Bonarcado dove è citato il nome di battesimo Mele (doc. 134: Mele de Foge).