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La festa di Santa Lucia: da Sassari a Romana i riti per celebrare la martire ventenne

di Lucia Sini*

E' la patrona dei ciechi, dei medici oculisti e degli elettricisti.

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Questa è la storia di Lucia, la santa festeggiata oggi 13 dicembre. Nacque in Sicilia, a Siracusa, il sette marzo 283. Proveniente da una buona famiglia, nonostante fosse promessa sposa ad un pagano, fece in segreto un voto di castità a Gesù Cristo. Lucia dedicò la sua vita a servizio dei bisognosi, elargendo ai poveri il suo patrimonio. Fu una martire durante la grande persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano, quando, perché non aver rinnegato il suo credo, fu accusata di stregoneria e portata a morire al rogo, ma le fiamme non la toccarono. Infine venne uccisa , aveva appena vent'anni.

Venerata come santa dalla Chiesa Cattolica e Ortodossa, è la patrona dei ciechi, dei medici oculisti e degli elettricisti.Come simboli le si attribuiscono la palma, gli occhi sul piatto (probabile riferimento all'etimologia del suo nome, Lux, in latino), il giglio, una candela accesa (usata nelle celebrazioni in Scandinavia) e il pugnale. La sua ricorrenza è il giorno della sua morte, ovvero il tredici dicembre 304. Il giorno di Santa Lucia è festeggiato non solo nella sua città natale, e nella penisola italiana, ma anche nella Scandinavia, in Argentina e Caraibi, e in Sardegna. In Sardegna troviamo delle celebrazioni nel borgo Santa Lucia, in provincia di Siniscola e in altri paesi è celebrata in estate, ad esempio a Romana, nella provincia di Sassari, dove si tiene una processione a luglio.

*Lucia è una studentessa del liceo classico Azuni di Sassari


 

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