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Fotovoltaico a Villasor: non era truffa, revocata la confisca del mega impianto

di Andrea Massidda
Fotovoltaico a Villasor: non era truffa, revocata la confisca del mega impianto

Gli imputati prosciolti per la prescrizione del reato. Secondo l'accusa accolta in primo grado l'azienda mirava a lucrare sugli incentivi pubblici destinati agli impianti alternativi di produzione dell'energia elettrica

27 settembre 2024
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Cagliari Oltre 130 serre, 84mila pannelli fotovoltaici, 26 ettari di terreno agricolo. L’azienda inaugurata tredici anni fa nelle campagne di Villasor dalla società indiana Moser Bear Clean Energy in collaborazione con l’americana General Electric e affidata per la gestione agricola alla Twelve Energy, avrebbe dovuto produrre prodotti ortofrutticoli. Ma per la procura della Repubblica di Cagliari e per il nucleo investigativo del Corpo Forestale la struttura sorta in località Su Scioffu era soltanto una truffa mirata a lucrare sugli incentivi pubblici destinati agli impianti alternativi di produzione dell'energia elettrica. Ipotesi accusatoria accolta dal Tribunale di Cagliari che nel 2015 aveva portato alla confisca della mega serra fotovoltaica e a sei indagati per truffa. Ma a ribaltare questo provvedimento ci ha pensato mercoledì scorso la Corte d’Appello di Cagliari, Seconda Sezione Penale, annullando la confisca del parco fotovoltaico e ordinando la restituzione della struttura all’avente diritto.

La sentenza ha anche revocato l’obbligo di risarcimento dei danni al gestore dei servizi elettrici e la confisca per equivalente di 19 milioni di euro. La Corte ha inoltre escluso la responsabilità della società Twelve Energy Agricola srl, difesa dall’avvocato Giampaolo Secci, revocando così anche la condanna al pagamento di una sanzione di 300mila euro. Gli imputati Francesco Fanni, Pier Paolo Serpi e Mariano Muscas, difesi dagli avvocati Carlo Demurtas e Gian Mario Sechi, sono stati prosciolti per prescrizione dei reati contestati.

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