La Nuova Sardegna

Cagliari

L’indagine

Lo arrestano per rapina, in casa trovano due spade nuragiche di straordinario valore


	Le spade votive di età nuragica scoperte dai carabinieri 
Le spade votive di età nuragica scoperte dai carabinieri 

La scoperta dei carabinieri di Quartu a casa di Florian Monni, in carcere per il colpo al Centro scommesse di Sestu

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Assemini Due spade votive di epoca nuragica sono state trovate dai carabinieri della Compagnia di Quartu durante le perquisizioni condotte nell’ambito delle indagini per individuare il terzo complice della rapina al centro scommesse di Sestu, per cui sono già in carcere il cagliaritano Paolo Todde, 63 anni, e Florian Monni, 33enne, di Irgoli, hanno portato alla scoperta inattesa e di grande rilevanza storica.

All’interno dell’abitazione di Assemini di uno degli arrestati (Florian Monni), i carabinieri hanno rinvenuto due spade votive di epoca nuragica, risalenti al periodo compreso tra il XII e il IX secolo a.C., oltre a 56 grammi di marijuana già pronta per essere ceduta ai clienti. La scoperta delle spade votive è stata immediatamente segnalata agli esperti della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio e ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cagliari e Oristano. Questi ultimi, dopo una prima perizia preliminare, hanno confermato l’importanza storica dei due manufatti.

Le spade, caratterizzate da un design specifico e realizzate per scopi rituali, sono state identificate come appartenenti alla civiltà nuragica, un’importante realtà socioculturale dell’età del Bronzo in Sardegna. Considerato il valore storico e archeologico dei manufatti ritrovati, sono state attivate le procedure per un’analisi più dettagliata e per la loro conservazione in un ambiente idoneo. I carabinieri, insieme agli esperti della Soprintendenza, hanno intrapreso un percorso di studio approfondito delle spade, al fine di garantirne la tutela e la valorizzazione.

In merito al proprietario dell’abitazione, uno dei presunti rapinatori, questi è stato denunciato a piede libero per ricettazione di beni culturali e per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione dimostra l’importanza del lavoro congiunto delle diverse forze dell’ordine e degli esperti nel tutelare sia la sicurezza pubblica che il patrimonio storico e culturale della Sardegna.(l.on)

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