La Nuova Sardegna

Nuoro

Riforma degli enti locali, è scontro tra Deriu e Soddu

di Gianna Zazzara

«I sindaci del nord Sardegna difendono il loro territorio, quelli del Nuorese no» «Non accetto lezioni da nessuno, tantomeno da chi il territorio lo ha distrutto»

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NUORO. «Soddu sta facendo danni alla città. Si è dimenticato di essere il sindaco di Nuoro. E questo ha avuto riflessi anche sulla riforma degli enti locali in discussione in Consiglio regionale. Mentre i sindaci delle province di Sassari e Gallura sono scesi in campo per difendere il loro territorio, lui sta in silenzio. Il Nuorese è entrato in una zona grigia, a immagine e somiglianza del sindaco della città che, un tempo, era considerata la capitale morale della Sardegna centrale».

È duro il giudizio del consigliere regionale Roberto Deriu, relatore del disegno di legge sul riordino del sistema delle autonomie locali in Sardegna, esponente di spicco del Partito democratico. «Se Nuoro venisse lasciata all’esterno delle città metropolitane, Cagliari e, forse, Sassari, allora scomparirebbe del tutto». Con la città tutto il Nuorese sarebbe condannato al declino: risorse azzerate e potere di contrattazione politica vicino allo zero.

«Come consigliere regionale del Nuorese ho convocato più volte il sindaco di Nuoro nella commissione da me presieduta che ha svolto per un anno intero audizioni in vista della stesura del disegno di legge – attacca Deriu– Ma non si è mai presentato, dimenticandosi di svolgere il suo ruolo di sindaco. Quello che è successo ha dell’incredibile: un nuorese è il relatore della riforma degli enti locali e il sindaco non pensa di parlare con lui per discutere del futuro assetto istituzionale della Sardegna. Anche ora che i sindaci del Sassarese e della Gallura stanno lottando per difendere la dignità dei loro territori, Andrea Soddu resta in silenzio». Eppure l’occasione buona Nuoro ce l’ha avuta. «Il programma elettorale di Alessandro Bianchi (sconfitto alle amministrative del maggio scorso proprio da Andrea Soddu, ndr) puntava sulla città metropolitana. Un’occasione sprecata, purtroppo. Per la città e per tutto il territorio. Ora in commissione si sta discutendo della richiesta dei sindaci del nord-Sardegna di istituire una città metropolitana a Sassari, Nuoro invece non l’ha chiesto e il rischio è che rimanga schiacciata tra Cagliari e Sassari. L’unica speranza sarebbe la provincia tirrenica, un’alleanza trasversale che metta insieme la Gallura, Nuoro e l’Ogliastra.

«La sconfitta alle amministrative di maggio brucia ancora al Pd – sintetizza Andrea Soddu – Non prendo lezioni da nessuno, tantomeno da Roberto Deriu che appartiene a una classe politica, il centrosinistra appunto, che ha distrutto il suo territorio». Il sindaco ricorda l’eredità che ha ricevuto dal Pd nuorese, al governo della città per oltre vent’anni. «Abbiamo ereditato un Comune con 65 milioni di debiti, per non parlare della esperienza dello stesso Deriu alla presidenza della Provincia. Nove anni durante i quali il territorio ha perso 10mila abitanti, il contratto di Ottana da 10 milioni di euro è fallito miseramente e lui è l’unico responsabile del disastro».

«La verità sulla riforma degli enti locali è che si sono dimenticati delle zone interne disegnando una geografia politica della Sardegna che penalizza i territori più svantaggiati. Per questo stiamo elaborando insieme agli altri sindaci del Nuorese una strategia per salvaguardare il nostro territorio. Ma quello che preoccupa di più è che questo disegno di legge non dice nulla sui 3mila lavoratori delle Province che dal 31 dicembre resteranno senza stipendio. È questa la vera priorità, altro che campanilismi e dibattiti politici».

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