Consorzio di bonifica, sarà decisa lunedì la sfiducia al presidente
Otto consiglieri hanno sollevato problemi sulla gestione «Gli uffici non riescono più a garantire i servizi richiesti»
È stata convocata per l’inizio della prossima settimana, lunedì 5 settembre. la riunione del consiglio dei delegati del Consorzio di bonifica d’Ogliastra – cui fanno capo numerosi Comuni dell’area del nord Ogliastra, e che ha sede nel viale Pirastu a Tortolì – che dovrà decidere se votare o meno la mozione di sfiducia al presidente Antonio Pili, che è stata protocollata da 8 (su 15) componenti del consiglio. La mozione di sfiducia presenta le firme di Piero Balzano, Vincenzo Cannas (vice presidente dimissionario dello stesso Consorzio di bonifica d’Ogliastra), Giampietro Doa, Roberto Pusole, Mario Francesco Melis, Franco Murreli, Antonello Farris, Salvatore Piras.
Lo scorso 21 luglio, il vice presidente Vincenzo Cannas, nel corso di una riunione del cda dell’ente sovracomunale, si era dimesso dalla carica. E pochi giorni dopo aveva dichiarato: «Ho spiegato che il consiglio di amministrazione guidato dal presidente Antonio Pili, e del quale ho fatto parte fino a pochi giorni orsono (dopo le elezioni del novembre 2014 e la formazione dello cda a marzo dello scorso anno) non è riuscito ad attuare il programma che ci eravamo preposti. Mi pare ci sia poco feeling».
Nella mozione di sfiducia protocollata nella prima decade del mese in corso, gli otto componenti firmatari precisano le motivazioni. «L’operato del presidente Antonio Pili – si legge nella nota – risulterebbe caratterizzato da gravi inadempienze programmatiche e dal mancato rispetto dei dettami di correttezza e buona gestione politico-amministrativa dell’ente, che devono invece interessare la corretta gestione. Lo stato in cui versa il nostro Consorzio non è più sostenibile».
Per i firmatari della mozione di sfiducia, l’attività politico-amministrativa sarebbe bloccata: «E gli uffici consortili non riuscirebbero a garantire adeguati servizi e risposte ai bisogni fondamentali dei nostri consorziati, anche in ordine a richieste di ordinaria amministrazione».
Ma vengono rimarcati altri punti. Ora si vedrà che accadrà lunedì. Il presidente Antonio Pili ha già annunciato che in questi giorni farà «doverose dichiarazioni per spiegare la realtà dei fatti al nostro mondo: agricoltori e allevatori». Fra l’altro, ha anche sottolineato: «I punti alla base della mozione di sfiducia protocollata non sono affatto quelli indicati dai firmatari. Quelli reali sono ben altri».