Estirpano la droga prima di essere scoperti
Fonni, coltivazione di oltre mille piantine di marijuana scoperta dal Corpo forestale a Deligherbosa
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FONNI. Doveva essere una piantagione di almeno mille arbusti quella scoperta nelle campagne di Fonni dagli agenti della stazione forestale di Gavoi.
Ma gli attenti “coltivatori”, forse disturbati da qualcosa, o da movimenti “particolari” nella zona, ne hanno però estirpato la gran parte lasciando nel terreno in località Deligherbosa, un sofisticato impianto di irrigazione e una recinzione con rete metallica elettrificata finalizzata ad allontanare gli animali selvatici.
A poca distanza dall’area coltivata a marijuana anche una struttura mobile, una sorta di rifugio atto ad ospitare chi, di volta in volta, si doveva occupare delle cura e della sorveglianza della piantagione.
La scoperta è avvenuta durante una normale attività di controllo del territorio da parte degli agenti della Forestale di Gavoi e dei colleghi del Nucleo investigativo di polizia ambientale forestale (Nipaf) di Nuoro che hanno poi redatto una comunicazione di notizia di reato, trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro. Titolare dell’inchiesta il sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli.
Gli inquirenti hanno fatto scattare immediatamente le indagini, intensificando i controlli nell’area particolarmente impervia. Perquisite anche diverse abitazioni e automobili con l’intento di individuare i responsabili. Esperti coltivatori che hanno dimostrato, oltre di possedere conoscenze approfondite in materia di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti, anche notevoli disponibilità economiche, visto il complicato impianto di irrigazione, progettato e realizzato nei minimi dettagli. Una piantagione che, viste le risorse investite, avrebbe dovuto fruttare tanto.
Ma gli attenti “coltivatori”, forse disturbati da qualcosa, o da movimenti “particolari” nella zona, ne hanno però estirpato la gran parte lasciando nel terreno in località Deligherbosa, un sofisticato impianto di irrigazione e una recinzione con rete metallica elettrificata finalizzata ad allontanare gli animali selvatici.
A poca distanza dall’area coltivata a marijuana anche una struttura mobile, una sorta di rifugio atto ad ospitare chi, di volta in volta, si doveva occupare delle cura e della sorveglianza della piantagione.
La scoperta è avvenuta durante una normale attività di controllo del territorio da parte degli agenti della Forestale di Gavoi e dei colleghi del Nucleo investigativo di polizia ambientale forestale (Nipaf) di Nuoro che hanno poi redatto una comunicazione di notizia di reato, trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro. Titolare dell’inchiesta il sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli.
Gli inquirenti hanno fatto scattare immediatamente le indagini, intensificando i controlli nell’area particolarmente impervia. Perquisite anche diverse abitazioni e automobili con l’intento di individuare i responsabili. Esperti coltivatori che hanno dimostrato, oltre di possedere conoscenze approfondite in materia di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti, anche notevoli disponibilità economiche, visto il complicato impianto di irrigazione, progettato e realizzato nei minimi dettagli. Una piantagione che, viste le risorse investite, avrebbe dovuto fruttare tanto.