La Nuova Sardegna

Nuoro

da siniscola all’inghilterra 

«Qui a Londra il denaro vale più delle persone»

di Mauro Piredda

SINISCOLA. Sono passati pochi giorni da quando l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby ha paragonato l’epidemia in corso a un’esplosione nucleare. Il primo ministro inglese Boris Johnson, dal canto...

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SINISCOLA. Sono passati pochi giorni da quando l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby ha paragonato l’epidemia in corso a un’esplosione nucleare. Il primo ministro inglese Boris Johnson, dal canto suo, dopo alcune dichiarazioni in contrasto con la prassi adottata altrove, non ha esitato a scomodare un governo di guerra. Quanto basta per creare un clima di forte preoccupazione tra i sudditi. E ancor di più tra gli italiani che, continuamente aggiornati sulla realtà delle loro terre di origine, vigilano «con una percezione realistica del problema». È Maurizio Carta, giornalista siniscolese a Londra per The Post Internazionale, a tracciarne un profilo: «Usano la mascherina e i guanti, evitano di uscire se non necessario. Seguono le notizie dall’Italia e hanno capito quanto sia grande il problema, la sua straordinarietà e l’effetto domino annesso». Carta rientrerà in Sardegna «quando sarà tutto finito». «Queste – afferma – sono restrizioni per tutelare la salute e migliorare la situazione. Molti qui, decidendo di partire, hanno ragionato d’istinto e capisco che se uno perde il lavoro per via di questa situazione, deve avere la possibilità di rientrare se non viene assistito economicamente. Ma anche il rientro è problematico: io stesso ho ricevuto la cancellazione di due voli per Roma che avevo fatto tempo fa». Il governo Tory parrebbe aver cambiato idea in questi giorni di rapida diffusione del virus. Una certa impostazione di stampo malthusiano era sostenuta perfino da alcuni opinionisti, come Jeremy Warner del Telegraph secondo il quale un minor numero di anziani a carico avrebbe dato dei benefici all’economia. «Si commenta da solo», tuona Carta, che, attento analista delle tendenze economiche, specialmente in tema di Brexit, aggiunge: «Sappiamo tutti che le popolazioni giovani tendono ad avere un’economia più attiva con meno spesa per welfare e pensioni. Ma se si vuole incentivare il ringiovanimento non lo si fa certo prendendo la pandemia come una “benedizione”». Quanto a Malthus, Carta lo annovera tra i grandi: «Ha sottolineato come la crescita demografica faccia si che, superato un certo livello, ci sia meno cibo a disposizione per ognuno di noi. Ma lo fece secoli fa. Il progresso ha poi incrementato la produttività». In ogni caso, pur rifacendosi al filosofo Wittgenstein («su ciò di cui non si può parlare si deve tacere»), Maurizio Carta prova a tracciare ciò che ci distinguerebbe dall'Uk: «In Italia il valore della vita è la vera priorità. Insomma, prima salviamo le vite. Altrove, come nei paesi non cattolici, deve cascare il mondo per fermare l’economia».

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