La Nuova Sardegna

Nuoro

La kermesse di Ancona

Italian cheese awards: pioggia di ori per l’isola. Al Maimone di Erkiles l’oscar del miglior formaggio d’Italia

di Alessandro Mele

	Da sinistra: Giovanni Agostino Curreli di Olzai, Salvatore Bussu di Ollolai e Salvatore Demarcus di Pattada
Da sinistra: Giovanni Agostino Curreli di Olzai, Salvatore Bussu di Ollolai e Salvatore Demarcus di Pattada

Premiati anche altri imprenditori di Ollolai, Orotelli, Mandas e Pattada

13 novembre 2024
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Nuoro Il Maimone del caseificio Erkiles di Olzai conquista il titolo di formaggio dell’anno ma all’Italian cheese awards 2024 di Ancona, la Sardegna ha raccolto una pioggia di premi e medaglie d’oro. Tra i prodotti caseari premiati alla kermesse, infatti, ce ne sono alcuni che arrivano dalle aziende di Ollolai, Orotelli, Mandas e Pattada.

Grande la soddisfazione per Giovanni Agostino Curreli, titolare del caseificio Erkìles di Olzai che da qualche anno, anche per combattere la crisi del pecorino e grazie alla conoscenza e alla collaborazione con Bastianino Piredda ha puntato nel 2010 sul caglio vegetale “Bisine” molto apprezzato anche dai vegetariani soprattutto all'estero. Il Maimone, oltre a vincere la categoria stagionato a 24 mesi, ha quindi conquistato la statuetta dorata del titolo “Formaggio dell’anno” nella finale dell’Italian cheese awards 2024, l’oscar nazionale del settore, vincendo l’ultima sfida tra i 34 formaggi (selezionati da una giuria popolare tra i 100 che hanno superato la prima fase degli oltre 1440 partecipati) divisi nelle dieci categorie, oltre all’assegnazione dei premi speciali. Il Maimone di Erkiles è stato particolarmente apprezzato «per la sua dolcezza e l’equilibrio aromatico, caratteristiche che rendono questo pecorino sardo unico nel suo genere», questo il giudizio finale della giuria.

Tra i casari premiati nelle altre categorie ci sono altri sardi che hanno avuto accesso alla finale. Nella categoria “Fresco” è stato segnalato il Casizolu “Brau Farm” di Antonello Brau di Orotelli, poi, nella stessa categoria, il riconoscimento al “Piccolo giunco” di Antonio Garau di Mandas titolare di uno dei caseifici più antichi della Sardegna in attività dal 1880. Un premio al suo Fiore sardo dop, nella categoria “Stagionato 24 mesi” anche per Salvatore Bussu, allevatore di Ollolai e con l’azienda collocata nel Marghine. La categoria è stata vinta da Giovanni Agostino Curreli.

Tra i riconoscimenti speciali, particolarmente significativa la statuetta consegnata a Salvatore Demarcus di Pattada che a 82 anni è si è visto premiare per la carriera. Per l’isola anche il premio “Donne del latte” assegnato al caseificio “Silvana Cugusi” che opera in Val d'Orcia, provincia di Siena ma è originaria di Fonni. Per lei il riconoscimento specifico nella categoria “Aromatizzato” per il “Pecorino sotto foglia di noce”.

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