La Nuova Sardegna

Olbia

la replica

La Asl: «La terapia non è stata negata»

La Asl: «La terapia non è stata negata»

OLBIA. »E’ falso dire che il medico del Centro Tao della Asl di Olbia si sia rifiutato di prescrivere la terapia». Parole della dirigenza dell’azienda sanitaria che replica alla donna che ha...

2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. »E’ falso dire che il medico del Centro Tao della Asl di Olbia si sia rifiutato di prescrivere la terapia». Parole della dirigenza dell’azienda sanitaria che replica alla donna che ha denunciato ai carabinieri uno specialista.

«I medici e le strutture sanitarie non sono erogatori di farmaci - precisa la Asl -. La prescrizione medica e la somministrazione terapeutica riferita a ciascuna patologia, rappresentano l'atto conclusivo di un percorso diagnostico. Nel caso specifico della donna, si tratta di una terapia gravata da grossi rischi emorragici che vanno valutati alla luce di continui accertamenti eseguiti per il bene e nell'interesse della paziente stessa». E ancora. «Gli accessi non regolari della donna al Centro Tao, hano portato i sanitari a ritenere insufficienti gli accertamenti strumentali e clinici in suo possesso e a richiederne degli ulteriori così da prescrivere, in condizioni di sicurezza e di appropriatezza prescrittiva, la terapia idonea».

Nel documento, la Asl conferma che «la paziente in questione è seguita dal Tao sin dal 2007 per una trombosi venosa», una patologia che provoca la formazione di un coagulo di sangue (trombo) in una delle vene profonde dell'organismo, di solito negli arti inferiori. «La diagnosi di trombosi venosa profonda richiede l'uso di tecniche di imaging, come l'ecografia, ma anche valutazioni cliniche degli esami di laboratorio, in un'ottica di valutazione del rischio/beneficio per il paziente. In seguito a questi accertamenti il medico prescrive, in presenza di un rischio di trombosi, una terapia anticoagulante, che aumenta la fluidità del sangue e protegge il paziente da trombi o coaguli. E' necessario precisare che la somministrazione della terapia anticoagulante richiede una valutazione periodica delle condizioni del paziente, al fine di ridurre al minimo il rischio di effetti indesiderati, come le emorragie».

Primo piano
Oltre il dramma

È di Gabriele Tola il primo cuore trapiantato nel 2025 in Italia

Le nostre iniziative