Alla riscoperta delle tradizioni
L’associazione PromoTourism propone la rievocazione della Gallura del passato
OLBIA. Il passato va custodito e raccontato. Tradizioni, lingue e costumi vanno riproposti per non disperdere gli elementi fondanti della cultura gallurese e sarda in generale. L'associazione PromoTourism ne è convinta e per questo, durante il periodo natalizio, ha organizzato una serie di eventi nel centro storico, tra convegni, incontri, dimostrazioni e vere e proprie rievocazioni storiche. Un progetto, chiamato “Memorie di Sardegna” organizzato in collaborazione con l'assessorato alle Politiche giovanili e alla Pubblica istruzione, che ha coinvolto e continua a coinvolgere numerose persone, tra cui tanti studenti. Il 2 dicembre all'Expo si è tenuto un convegno di presentazione, durante il quale sono intervenuti diversi relatori. Poi, nel corso delle settimane, sono stare riproposte scene di vita quotidiana della Gallura di una volta. Il 10 dicembre, per esempio, sono stati mostrati i giochi di un tempo e anche le ricette tradizionali, oltre che presentato il libro "Abo" di Quintino Mossa. Il 16 dicembre, invece, la rievocazione della Pricunta, l’antica cerimonia di fidanzamento. Infine martedì scorso, davanti all’ex Scolastico, la rievocazione delle antiche tecniche di trebbiatura del grano e carbonaia e la presentazione del libro “L’aliola”, di Quintino Mossa. «Il progetto nasce dalla voglia di riscoprire chi siamo – spiegano dalla PromoTourism, guidata dalla presidente Alessandra Maccarrone e dalla vice Leonarda Piroddi -. La Sardegna è ricca di tradizioni, usi e costumi che ora sono in via di estinzione. L’idea è quella di portare le nuove generazioni a riflettere sul nostro patrimonio culturale e artistico e sui valori che da sempre contraddistinguono noi sardi». Per questo il progetto coinvolge anche i ragazzi dell’istituto Panedda e di altre scuole della città.(d.b.)