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L’allarme

Fuga da Olbia: case in affitto solo ai turisti e letti a 300 euro

di Tiziana Simula
Fuga da Olbia: case in affitto solo ai turisti e letti a 300 euro

Tra le paure dei proprietari di ospitare inquilini morosi e i maggiori guadagni legati alla stagione per molte famiglie è emergenza abitativa

23 agosto 2024
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Olbia. C ome una caccia al tesoro. Trovare una casa in affitto a Olbia è sempre più difficile: tempo e pazienza per cercarla non bastano più, ci vuole fortuna. Tanta fortuna. Perché dilaga sempre di più il fenomeno degli affitti brevi: chi ce l’ha, l’affitta ai locali da ottobre a maggio, e nei mesi estivi, ai vacanzieri, con costi alle stelle. Difficile, quasi impossibile, trovare una casa per tutto l’anno, e a prezzi ragionevoli. Un grave problema, che sta diventando una vera e propria emergenza. Che riguarda gli stessi residenti – single, famiglie e giovani coppie –, ma anche chi viene ad Olbia per lavoro, ancora peggio se stagionale.

Emergenza affitti C’è una tendenza che negli ultimi anni avanza in maniera preoccupante: l’affitto dei letti. In estate, c’è chi paga anche 300 euro per avere un letto su cui dormire, ritrovandosi a condividere un appartamento anche con venti persone. Una condizione accettata per necessità da persone che vengono in città per lavoro. Un fenomeno su cui l’Adiconsum, l’associazione che tutela i consumatori, sollecita controlli da parte delle forze dell’ordine. «È una vera giungla» dice Antonella Meloni, presidente territoriale di Adiconsum Gallura, che fa un’analisi a tutto tondo dell’emergenza abitativa, con le ragioni di chi cerca disperatamente una casa, ma anche quelle di chi le affitta. «I proprietari degli immobili non sempre hanno a che fare con inquilini educati, puliti e corretti, e spesso ritrovano le loro abitazioni in pessime condizioni e con arredi semi distrutti – spiega –. Questo è uno dei motivi per cui si sceglie il rischio minore: ovvero affitti brevi (senza avere il timore di dover eventualmente ricorrere a un legale per mandare via gli affittuari), oppure trasformare gli immobili in b&b». Una tendenza che sta prendendo sempre più piede e che trova particolare terreno fertile in una città turistica come la nostra. «Molti proprietari di immobili sono scottati da esperienze con affitti annuali, in alcuni casi difficili da gestire. E hanno deciso, quindi, di affittarli solo d’estate, o di trasformarli in b&b – spiega ancora Antonella Meloni – Ovviamente a discapito di chi cerca una casa tutto l’anno». Ci sono, insomma, i problemi di chi cerca, e i problemi di chi affitta.

Trecento euro a letto C’è, poi, un’altra modalità, altrettanto diffusa. «Quella di affittare le stanze con bagno e cucina in comune, per la bellezza anche di 600 euro, con regolare contratto», prosegue la presidente territoriale di Adiconsum. Ma a destare maggiore preoccupazione è un altro fenomeno che si registra negli ultimi tre, quattro anni: l’ affitto del letto. «Fuori stagione costa 200 euro, in primavera sale a 250 euro, e in estate 300 euro. Una situazione certamente intollerabile, ma evidentemente accettata per necessità. Ci sono tanti operai e lavoratori stagionali che non trovano altre soluzioni. A questo proposito è necessario sollecitare i controlli da parte delle forze dell’ordine», dice.

Case popolari. Non versa in condizioni migliori neppure l’edilizia popolare. «L’emergenza abitativa riguarda anche l’ Area. In città ci sono 15, 20 appartamenti chiusi perché necessitano di lavori, ma l’Area non ha soldi da investire», conclude Antonella Meloni.

Si “emigra” altrove. Quello della casa, insomma, è un problema sempre più serio. Un’ indagine di Sociometrica, basata su dati Istat, dice che a Olbia sono 3.241 le case destinate agli affitti brevi. Per i locali è un grave disagio. Sono tante le famiglie olbiesi che si sono trovate costrette a “emigrare” nei Comuni attorno, da Loiri a Telti passando per Monti.

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